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sabato 29 dicembre 2012

Sigarette elettroniche L’altolà del ministero

«Rischi non esclusi»  

ROMA Efficacia ancora tutta da dimostrare, dubbi sulla tossicità, rischi per i giovani: dopo il maxi sequestro a Genova, le sigarette elettroniche con nicotina finiscono nel mirino di ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità. Nel parere con «valutazione del rischio» per la salute umana, basato su 37 studi scientifici mondiali sull’argomento, che l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha inviato recentemente al ministro della Salute, Renato Balduzzi, si fa presente che «non ci sono evidenze scientifiche» che ne confermino l’efficacia nel combattere la dipendenza dal fumo e che «non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana, in particolare per i consumatori in giovane età». Insomma è necessario un «allerta prudenziale» in particolare nei confronti dei giovani, attratti da un prodotto ritenuto fashion e tra i più gettonati tra i regali del Natale 2012. «Lo studio conferma - ha spiegato il ministro Renato Balduzzi - il grande livello di attenzione verso tutti i fattori di rischio, nel quadro della più ampia battaglia della prevenzione che quest’anno il Ministero della Salute ha rafforzato». L’Iss vuole insomma vederci chiaro anche su eventuali rischi per la salute dei consumatori e per questo chiede che all’interno delle confezioni venga inserito un foglio di avvertenze dettagliato. Le uniche avvertenze al momento presenti riguarderebbero solo il divieto per i minori di 16 anni e la raccomandazione di tenere il prodotto lontano dalla portata dei bambini. Fermo restando che nel confronto, il livello di tossicità della sigaretta elettronica (che offre diverse tipologie di ricarica con diverse concentrazioni di nicotina) è «molto più basso», confermano dall’Iss, rispetto alla sigaretta tradizionale che «con la combustione produce oltre 400 sostanze per la maggior parte cancerogene e assolutamente tossiche». Eppure in quasi tutto il mondo l’uso di questo dispositivo è sottoposto a norme che ne limitano l’utilizzo e nella stessa Cina dove sono nate ne è vietata la vendita. Anche se ne fosse dimostrata l’efficacia, secondo l’Iss, queste sigarette «alternative» dovrebbero comunque passare una serie di controlli e verifiche che al momento non sono previsti. Inoltre «dovrebbe essere comunque trattata - spiega Roberta Pacifici, direttore dell’Osservatorio fumo dell’Iss - come tutti gli altri prodotti sostitutivi del fumo tipo gomme da masticare, cerotti. Vale a dire come dispositivi medici». La bocciatira di ministero e Iss arriva dopo gli ultimi sequestri dei Nas a Genova e un incidente ad un ragazzo di 25 anni nella stessa città: la sigaretta che stava caricando gli è esplosa fra le mani lasciandogli bruciature agli occhi e al volto.
Alto Adige 29-12-12

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