IL FUTURO DELL’AEROPORTO
di Massimiliano Bona
BOLZANO Fino allo scorso anno pilotava un aereo,
oggi guida un’intera compagnia. Maurizio Merlo, capitano e comandante di
Darwin Airline, il vettore svizzero in pole position per subentrare ad
Air Alps per i collegamenti Bolzano - Roma, ha le idee chiare ma non
vuole apparire presuntuoso. «Stiamo crescendo perchè siamo una realtà
sana e lo scorso anno, per restare competitivi, abbiamo abbassato il
monte stipendi grazie ad un’intesa con i quasi duecento collaboratori
che abbiamo in organico. La crisi economica, per noi, si sta rivelando
una preziosa opportunità e oltre a sbarcare in Alto Adige nel 2013
contiamo di chiudere un accordo con Czech Airline per Praga e con la
Swiss». Merlo ha iniziato a fare il pilota nel 1989 e rimpiange di non
essere più riuscito a salire, almeno negli ultimi dodici mesi, su uno
dei sei Saab 2000 della compagnia che dirige. «In questa fase sono
concentrato sulla crescita dell’azienda ma la firma di un contratto di 6
mesi per l’aeroporto di Bolzano potrebbe essere l’occasione giusta per
tornare a volare. Si tratta di uno scalo che conosco bene e che non è
certo paragonabile a Milano e Roma. Ai nostri piloti dovremo fare un
corso di addestramento mirato». Comandante partiamo dall’inizio. Ha
ricevuto la lettera-invito dell’Enac che in questi giorni sta facendo
una ricerca di mercato per individuare la compagnia più adatta a
subentrare ad Air Alps? «Onestamente no. Ma la attendo con impazienza.
La piazza di Bolzano ci interessa da quest’estate, da quando abbiamo
capito che la compagnia austriaca, per motivi che non conosco, avrebbe
potuto passare la mano. Penso si tratti di una questione di giorni». Tra
i vostri rivali più accreditati c’è chi ha menzionato la rumena Carpat
Air e la Job Air della Repubblica Ceca. Ci sono altri competitor che
teme in modo particolare? «Per lavorare a Bolzano ci vogliono aeromobili
con certe caratteristiche e, in giro, non vedo vettori attrezzati
quanto Darwin. Bisogna essere in grado di garantire una certa capienza e
di atterrare in una vallata con ogni condizione meteo. Noi, che abbiamo
la base operativa a Lugano, siamo attrezzati da tempo per farlo. Sono
curioso di capire chi si farà avanti». Ma per Bolzano siete intenzionati
ad acquistare un altro aeromobile? «Ne acquisteremo un settimo, di
proprietà, a prescindere dalla chiusura dell’accordo con Enac e Abd per
l’Alto Adige. Poi ne utilizziamo altri due che ci vengono forniti da
altre compagnie. In totale avremo presto una flotta con 9 aerei, di cui 7
Saab e 2 Bombardier». Quanto spenderete per questo settimo aeromobile?
«Dipende da diverse variabili, tra le quali età e manutenzione. Diciamo
che il prezzo di mercato oscilla in questo momento tra i 3,5 e i 4
milioni di dollari». Quanto a numero di passeggeri Darwin è in grado di
fare meglio di Air Alps. Giusto? «Sì, la compagnia austriaca con i suoi
Dornier garantiva voli con 30 passeggeri a viaggio, ovvero 120 in totale
per giorno feriale. Noi abbiamo mezzi da 50 posti e quindi possiamo
trasportare 200 passeggeri al giorno». Nessun problema a garantire 4
voli durante la settimana e 2 nel weekend? «No, ci sono le condizioni
per farlo. Il contributo della Provincia per questa rotta onerata mi
pare si aggiri su 1,7 milioni l’anno. Ci sono, sulla carta, le
condizioni, per lavorare bene». Qualora Darwin sbarcasse a Bolzano
quanto personale impiegherebbe per garantire la tratta per Roma? «Sei
comandanti, sei primi ufficiali e sei hostess. Bisogna poi aggiungere
almeno un paio di tecnici da lasciare in pianta stabile all’aeroporto,
anche se la nostra base per la manutenzione resterà Lugano. A Bolzano
sarebbe bello poter disporre di un piccolo hangar. Ma, se non fosse
possibile, potremmo anche farne a meno». Parliamo di tariffe. Come si
può garantire un servizio di qualità contenendo, allo stesso tempo, i
prezzi? «Su qualità e sicurezza non possiamo certo permetterci di
risparmiare. Cerchiamo, quindi, di proporre prezzi realistici
ottimizzando i costi fissi, i contratti con i nostri fornitori e
ricercando code-share con compagnie importanti». Per la tratta
Bolzano-Roma quali prezzi si possono ragionevolmente prevedere?
«Parliamo di 120 euro per un biglietto di sola andata e 240 euro per
andata e ritorno, tasse aeroportuali escluse. Mi sembrano tariffe,
oggettivamente, competitive». Da quando l’Enac vi darà il via libera
quanto tempo vi servirà per far partire i voli? «Servirà una settimana
per i corsi di addestramento per i piloti e un’altra settimana per fare
pubblicità sui giornali e aprire le prenotazioni sul nostro sito.
Sarebbe rischioso partire con aeromobili semivuoti perchè ancora non ci
conoscono o ci conoscono poco». Il rischio potrebbe essere quello di
voler fare troppo in fretta? «Esattamente. Se poi Abd dovesse dirci di
partire subito con un paio di voli, per poi arrivare gradualmente a
regime, allora se ne potrebbe parlare». Crede davvero alla chance
offerta da Bolzano? «Sì, perchè Darwin Airline è stata fondata nel 2003
con l’obiettivo di fare breccia in un settore di nicchia e in aree
geografiche non coperte da altri operatori».
Un’azienda con un fatturato di 50 milioni
BOLZANO Nessuno, più di Maurizio Merlo, conosce i segreti e i margini di
crescita della compagnia elvetica. «Attualmente abbiamo a libro paga
185 persone, tra le quali figurano una ventina fra tecnici e ingegneri».
La nota positiva, peraltro, è rappresentata dagli utili. In lieve ma
costante crescita. «In un periodo in cui chiude una compagnia aerea al
mese per restare a galla bisogna saper sfruttare la crisi come
opportunità e ritagliarsi una nicchia». Il fatturato annuo di Darwin è
di poco superiore ai 50 milioni di euro. «Ma per il 2013 è previsto un
ulteriore incremento del giro d’affari». La società elvetica, presieduta
da Emilio Martinenghi, conta molto sulle referenze positive di
Alitalia, che ne ha parlato bene anche all’Enac, l’ente nazionale per
l’aviazione civile che sta facendo la ricerca di mercato per garantire
la copertura del servizio Bolzano - Roma. Darwin Airline e Cai
Spa-Alitalia hanno siglato un accordo di partnership della durata di tre
anni che consolida il rapporto di collaborazione avviato nel 2010 e che
prevede un intenso programma di attività commerciale e di marketing.
L'intesa, che è operativa da novembre, porterà nell'arco di 3 anni alla
progressiva applicazione del codice Alitalia su tutti i voli garaniti da
Darwin Airline in Italia, che includono le rotte Rimini-Roma,
Ginevra-Roma, Ginevra-Firenze, Ginevra-Venezia, in aggiunta alle
destinazioni estive Lugano-Crotone e Lugano-Rimini. Una collaborazione
il cui obiettivo è quello di migliorare la qualità dei servizi offerti
al mercato e intensificare l'interscambio commerciale tra le due
compagnie. Grazie a questo accordo, Alitalia potrà offrire ai propri
clienti direttamente o attraverso il proprio hub di Roma, le
destinazioni della rete di Darwin Airline. Il vettore svizzero, in
cambio, avrà la possibilità di ampliare il proprio portafoglio
commerciale vendendo con una propria proposta la rete Alitalia in
coincidenza con i propri servizi. A spiegare i termini dell’intesa è lo
stesso ad Maurizio Merlo: «Questa partnership si inserisce nella nuova
strategia di Darwin che vuole diventare il vettore “regional” chiave per
le alleanze. La durata di questo accordo ci consente di pianificare al
meglio lo sviluppo dell'azienda contando sulle opportunità che il brand e
il marketing di Alitalia ci offre. Darwin Airline e Alitalia si
impegnano così ad offrire alla rispettiva clientela servizi sempre più
integrati».
Alto Adige 9-12-12
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