"Materiale ben raccolto e ordinato può valere quanto una storia scritta" L'attenzione più autentica siamo noi
Informazioni personali
- apritisangia
- Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001
domenica 3 giugno 2012
Indennità dei politici: raccolte firme, ora la conta
BOLZANO Si sono chiusi ieri i termini per la raccolta di firme a sostegno dei due referendum popolari che chiedono la riduzione delle indennità dei consiglieri regionali (e quindi di quelli provinciali). Perché la richiesta del referendum sia accettata servono 15 mila firme; se saranno raggiunte la Corte d’Appello e poi il consiglio regionale dovranno esprimersi sull’ammissibilità dei quesiti. A quel punto ci sarà il via libera alla consultazione, che però non avrebbe luogo prima di 12-18 mesi perché nel frattempo ci saranno le nuove elezioni provinciali. Difficile dire adesso se le 15 mila firme siano state raggiunte. Ai banchetti sono state raccolte circa 6000 sottoscrizioni tra Alto Adige e Trentino, ma il grosso deve arrivare dai Comuni. «Negli ultimi giorni - racconta Maria Teresa Fortini, una delle animatrici del comitato regionale promotore - c’è stata una fortissima partecipazione, tanto in Comuni più grandi come Brunico o Appiano che in quelli più piccoli come Prato allo Stelvio. I cittadini si sono anche arrabbiati perché alla fine mancavano i moduli. È un segnale positivo il fatto che la gente sia andata a votare nei Municipi. Nei prossimi giorni dovremmo sapere quante sono le firme totali». Ancora non si sa se il referendum si farà «ma se il consiglio regionale dovrà esprimersi sarà l’occasione giusta per mandare un segnale politico forte. Questo almeno è quello che si aspetta la gente». Soddisfazione anche da parte dell’Iniziativa per più democrazia: «È confortante - si legge in una nota - vedere che i cittadini sono disposti a usare le poche possibilità offerte per la partecipazione alle decisioni per riformare radicalmente il sistema politico vigente».
Alto Adige 3-6-12
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento