Informazioni personali

Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001

giovedì 26 gennaio 2012

Treni e tagli, una scelta sbagliata


LUIGI GALLO
Dal giornale Alto Adige: «I treni non è che sono stati eliminati perché erano inutili.
 Sono stati diminuiti in quanto avevano una copertura non sufficiente di utilizzo».«Possiamo mantenere solo le linee che hanno remunerazione».
 Lo spiega il presidente del gruppo Ferrovie dello Stato, Lamberto Cardia.
 In poche parole la conferma- se ve ne era bisogno- di come la mentalità privatistica possa distruggere i servizi pubblici (perfino quando la proprietà è ancora formalmente pubblica).
 Dire che solo un servizio che ha remunerazione ha diritto di esistere significa la morte del servizio pubblico generale e universale.
 Pensiamo se lo stesso principio si applicasse all’ energia elettrica o a un acquedotto; nessuno portebbe il cavo elettrico o l’ acqua fino al maso sperduto o fino a un paesino che non garantisse la remunerazione!
 Il trasporto nord sud è un elemento importante e strategico per il nostro paese che non può dipendere solo da valutazioni meramente contabili.
 La scelta di Trenitalia di puntare solo sui collegamenti rapidi fra le città con l’ alta velocità è una scelta politico aziendale che abbandona a se stessi i trasporti locali da un lato e i collegamenti a lunga percorrenza fra Nord e Sud dall’ altro lato.
 Una scelta che si conferma sbagliata e contro la quale è necessario continuare a protestare come cittadini e come istituzioni.
 Soprattutto, in questo caso, per pretendere un servizio di trasporto su rotaia pubblico e di qualità per tutti e non solo per chi può viaggiare nei salottini del “Frecciarossa”
*assessore comunale BOLZANO
Alto Adige 26-1-12

Nessun commento:

Posta un commento