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giovedì 19 gennaio 2012

«Navette con fermata al Catullo»


I Verdi: basta soldi all’Abd, sosteniamo le ferrovie 

BOLZANO. La benzina alle stelle, lo stop ai voli di linea, il rincaro delle tariffe del trasporto pubblico provinciale e, come dimenticarlo, la soppressione di diversi collegamenti ferroviari. (Al proposito: la nostra petizione online su www.altoadige.it per chiedere il reintegro ormai sfiora quota 2600 firme). Insomma, non si può dire che sia un buon momento per la mobilità pubblica. E allora riemerge una idea tutt’altro che peregrina: treni navetta su Verona e Innsbruck sovvenzionati da Bolzano e Trento. La propone il consigliere Verde Riccardo Dello Sbarba: «Basta sovvenzionare con un milione di euro all’anno l’Abd: non funziona e lo dimostra ogni anno, da undici anni. Troppo piccolo, non raggiunge la massa critica per essere economicamente sostenibile e conveniente per gli utenti». Piuttosto, sostiene il consigliere provinciale Verde, servirebbero due altri tipi di interventi: intanto potenziare le coppie di treni veloci per Roma. «Ne abbiamo due, dovremmo averne almeno tre o quattro. L’ideale sarebbe poter sfruttare quattro partenze, con orari del tipo 6, 10, 14 e 18». Poi, per chi comunque vuole o deve imbarcarsi su un aereo, «si potrebbe cominciare seriamente a pensare a un’idea cui stanno lavorando da tempo i trentini». La soluzione sarebbe puntare sui collegamenti shuttle. Delle navette veloci per Verona (e magari anche per Innsbruck). «In tal senso, a quanto mi consta l’assessore provinciale trentino Alberto Pacher starebbe tentando di ottenere qualcosa di significativo, perché si punterebbe ad avere una nuova fermata della ferrovia proprio in corrispondenza dell’aeroporto Valerio Catullo».
 Sarebbe l’uovo di Colombo, e non certo solo per i trentini. Perché il Catullo si trova esattamente sulla linea ferroviaria Verona-Mantova, a un tiro di schioppo dalle piste di decollo.
 Il collegamento navetta in treno, se veloce e con poche fermate, tipo a Trento Rovereto e Verona, da Bolzano al Catullo non durerebbe più di un’ora e mezzo.
 «Nessuna novità - spiega Dello Sbarba - perché succede da decenni in Toscana. L’aeroporto regionale sta a Pisa, ma da Firenze si è realizzato un collegamento veloce col treno, che in 45 minuti ti porta in aeroporto. E succede lo stesso anche all’estero. In certi casi, è addirittura possibile fare il check-in in stazione: ti liberi delle valige, che vengono imbarcate poi sull’aereo». (da.pa)
Alto Adige 19-1-12

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