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giovedì 19 gennaio 2012
Voli annullati, da ieri basta bus sostitutivi
Air Alps: senza risposta i solleciti dell’Enac a Vienna. E per il vettore ora scatta la penale
DAVIDE PASQUALI
BOLZANO. Ormai è il caos. A cinque giorni dalla cancellazione dei collegamenti Air Alps, i passeggeri dei voli di linea per la Capitale sono stati praticamente abbandonati a loro stessi. Niente più bus sostitutivi per il Catullo, niente rimborso spese per chi raggiunge Verona in treno; unica possibilità è imbarcarsi sull’aereo per Roma all’ora proposta da Alitalia, altrimenti si perde il biglietto. E, fra andata e ritorno, sono 420 euro gettati al vento. Più fortunato chi possiede la carta MilleMiglia: perde soltanto 387 euro. Ma non è finita qui. Perché sul futuro dello scalo aeroportuale bolzanino la confusione regna sovrana, tanto che l’Ente nazionale aviazione civile, non locale ma la direzione centrale di Roma, martedì sera ha spedito una missiva urgentissima al ministero dei trasporti di Vienna, per ottenere in tempi celeri la risposta ufficiale: la licenza di volo austriaca di Air Alps è stata ritirata? La compagnia aerea è in grado, può, vuole, ha intenzione di garantire il servizio? Perché fino a martedì non era giunta nessuna comunicazione ufficiale da parte di nessuno e finché non arriva qualcosa di scritto il resto sono soltanto chiacchiere. Anche ieri, però, come confermava in serata il vicepresidente dell’Aeroporto, Gianfranco Jellici, nessuna risposta. Nemmeno una illazione, una voce di corridoio. Nulla di nulla. Intanto, per Air Alps scattano le penali per il mancato rispetto del contratto di servizio. Le si dovrà calcolare per bene, ma i giorni di interruzione del servizio verrano pagati salati. «Più di così, per ora non si può fare».
Nella situazione peggiore, ovviamente, sta chi aveva prenotato (e acquistato) un volo verso Roma per uno di questi giorni. L’aeroporto di Bolzano, con una e-mail, ieri ha ricevuto conferma da Alitalia che fino al 28 gennaio non si decolla da Bolzano, ma si tratta soltanto di burocrazia. Si prende del tempo. Intanto, Bolzano è tagliata fuori. Letteralmente, da ieri. Dal capoluogo altoatesino non partono più i bus sostitutivi. Il passeggero si deve arrangiare. E non è finita, come racconta il sindacalista Cisl Michele Buonerba. Ieri doveva imbarcarsi per Roma. Mancando il volo da Bolzano è stato contattato da Alitalia, che gli ha proposto un volo da Verona, al mattino prestissimo. «Mi hanno detto che non c’era il bus sostitutivo fino al Catullo, che dovevo raggiungere da me, a spese mie. Niente rimborso del treno o di altro mezzo. Inoltre, o prendevo quell’aereo a all’ora stabilita da loro, o perdevo tutto». Se poi il volo Alitalia Verona-Roma in realtà costa metà o un quarto del totale pagato in origine, al passeggero non viene comunque risarcito alcunché.
Alto Adige 19-1-12
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