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martedì 17 gennaio 2012
Durnwalder: pronto a tagliarmi lo stipendio
La proposta: circa 5000 euro netti ai consiglieri e 8000 al presidente della giunta
MARCO RIZZA
BOLZANO. Sotto pressione da mezza Italia per le ricchissime indennità, la Provincia pensa alle prime contromisure. Ieri Luis Durnwalder ha proposto di equiparare l’indennità dei consiglieri provinciali a quella di un direttore di dipartimento, circa 4-5000 euro netti al mese. Riduzione anche per assessori e presidente.
Improvvisamente le indennità dei politici altoatesini sono finite al centro dell’interesse nazionale. La crisi di cui non si vede ancora la fine e le misure «lacrime e sangue» di Monti hanno spinto i riflettori verso quella che nel resto d’Italia si vede come l’ultima isola felice, ossia l’autonomia altoatesina. Ed è vero che le indennità dei consiglieri provinciali (e a cascata quelle dei rappresentanti della giunta) sono da capogiro: oltre 14 mila euro lordi, più il rimborso spese; poi a salire fino ai 26 mila lordi (che netti diventano circa 12 mila) per il presidente. In autunno il nostro giornale aveva raccolto 11.449 firme per chiedere la riduzione del 10% delle indennità dei politici provinciali: una campagna che ha riacceso il dibattito in aula, tanto che alla fine è stata approvata una riduzione della diaria di 290 euro netti e il congelamento dell’aumento Istat. Poco. Molto meno di quanto l’opinione pubblica si aspettava. Così in questi giorni gli stipendi dei consiglieri e degli assessori provinciali, e più in generale i privilegi dell’autonomia sono al centro di una serie di attacchi da tutta Italia. Ne hanno scritto il Corriere e il Sole 24 Ore e ieri alla tradizionale conferenza stampa del lunedì di Luis Durnwalder (foto) era presente anche una troupe di «Matrix», la trasmissione di approfondimento politico di Canale 5 che andrà in onda domani sera.
Un accerchiamento dal quale la giunta cerca adesso di uscire. Nella seduta di ieri si è iniziato a discutere di un nuovo taglio alle indennità, questa volta più radicale. L’idea è di Luis Durnwalder: «Dalla prossima legislatura - propone - agganciamo le indennità dei consiglieri agli stipendi di un alto funzionario della Provincia, ad esempio un direttore di dipartimento (in Provincia ce ne sono 11, ndr). Significherebbe guadagnare tra i 4 e i 5 mila euro netti al mese, e per il presidente una riduzione dagli attuali 11.800 euro netti al mese a circa 7-8000».
Andasse in porto questa proposta - ma la competenza è del consiglio regionale - si tratterebbe di una piccola rivoluzione. Ma pur ammettendo la sua disponibilità a tagliarsi lo stipendio, davanti ai microfoni di «Matrix» Durnwalder ha anche ribadito la sua posizione sugli alti stipendi in consiglio e giunta: «Intanto non è vero che siamo quelli che guadagnano più di tutti perché in Italia ci sono otto presidenti di Regione che prendono di più e otto che prendono di meno - ha detto -, quindi siamo nella media. Inoltre io non rubo niente a nessuno, vengo pagato secondo la legge che prevede la paga base del consigliere aumentata del 90%. Non prendiamo la tredicesima e non si prendono nemmeno i vitalizi di qualche tempo fa. Un politico che lavora deve essere pagato e non credo che Formigoni (la redazione di «Matrix» si trova a Milano, ndr) guadagni cifre molto diverse dalle mie». Poi la solita risposta sulla questione Obama: «Io guadagno più del presidente Usa? Ma lui ha anche gli aerei presidenziali, il sarto che gli prepara i vestiti, uno staff di cuochi al suo servizio...».
A quanto risulta, la proposta di legare l’indennità dei consiglieri allo stipendio dei funzionari ha ottenuto ieri in giunta un consenso di massima tra gli assessori.
Alto Adige 17-1-12
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