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domenica 22 gennaio 2012
Ciclabili, la Bassa investe 1,4 milioni
«Opportunità di rilancio turistico». I lavori al via in febbraio
MASSIMILIANO BONA
EGNA/ORA. Buone notizie per i bikers e i ciclisti della domenica: la Comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina ha stanziato 1,4 milioni di euro per ampliare la rete delle piste ciclabili con l’obiettivo di avere un ritorno importante anche dal punto di vista turistico.
Il primo tratto collegherà Egna, Ora, Termeno e Caldaro, mentre gli altri due interventi riguardano il tratto Ora-Montagna-Castelfeder a ridosso della Statale 48. Diversi i tempi per la realizzazione dei tre interventi.
«Per quanto attiene il pezzo tra Egna e Termeno - spiega il presidente della Comunità comprensoriale Oswald Schiefer - i lavori, per un importo di poco inferiore ai 400 mila euro, sono già stati assegnati alla ditta Varesco. Dobbiamo aspettare solamente che si alzi un po’ la temperatura, ma ci sono le condizioni per iniziare a febbraio».
Per gli altri due tratti, che riguardano i Comuni di Ora e Montagna, in direzione San Lugano, ci sono i fondi ma deve essere ancora indetto il bando d’appalto.
«Sulla carta potremo assegnare i lavori a febbraio, poi dovremo attendere 35 giorni per eventuali ricorsi e quindi, teoricamente, tra la fine di marzo e l’inizio di aprile dovrebbero iniziare i lavori. In questo caso non avremo nemmeno problemi con gli agricoltori perché il tracciato segue in larga misura quello della Vecia Ferrovia della val di Fiemme».
Non ci sono più ostacoli nemmeno da punto di vista ambientale. La seconda commissione per la tutela del paesaggio ha approvato, infatti, con alcune modifiche il progetto intercomunale che si snoda lungo il biotopo di Castelfeder, nel Comune di Ora. Tra i Comuni di Ora e Montagna la ciclabile attraversa una zona di rispetto e la commissione ha approvato il progetto pur inserendovi alcune modifiche di ordine meramente estetico riguardanti le delimitazioni, le reti di protezione e le piazzole di sosta.
Allo stato attuale delle cose, pertanto, l’unico tratto ultimato è quello che inizia a Vilpiano, prosegue fino a Bolzano e quindi, in Bassa Atesina, fino a Salorno. «Si tratta - spiega in una nota il Comprensorio - di un tracciato collaudato che segue l’argine del fiume Adige e misura complessivamente una quarantina di chilometri, adatti tanto alle famiglie quanto ai cicloamatori. La pista ciclabile esistente si collega a quella lungo l’Isarco, a Bolzano, attraversa il fiume Adige sul vecchio ponte di Vadena e passa nuovamente il fiume. Lungo l’altra sponda la ciclabile prosegue fino a Salorno. Il ponte all’altezza di Laghetti di Egna collega la pista ciclabile Bolzano - Salorno a Cortina all’Adige». Ancora più importante, a fini turistici, il tratto verso il Lago di Caldaro. «È evidente - spiega il presidente dell’Apt Sigi Rainer - che la possibilità di disporre di un collegamento dal lago verso la Bassa Atesina rappresenta un plusvalore non da poco. Non appena sarà pronto siamo convinti di poter aumentare le presenze anche dei clienti più giovani, tedeschi ma anche italiani. Ben vengano dunque i fondi stanziati dal Comprensorio».
Alto Adige 22-1-12
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