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mercoledì 14 dicembre 2011
Spritz Band, non solo De Andrè . Tutto a San Giacomo
Venerdì la presentazione del nuovo cd con un concerto a San Giacomo
FABIO ZAMBONI
BOLZANO. Andrea Maffei Spritz Band - Il Suonatore Jones: due band in una. Resistendo trent’anni senza arrivare al successo commerciale eppure guadagnando sempre nuove fette di pubblico; vincendo due volte la vetrina nazionale del cantautorato di Recanati (ora Macerata); esplorando lo scrigno inestimabile lasciato in eredità da Fabrizio De Andrè e metabolizzandone le canzoni fino a farle risplendere di una luce nuova e originale. La band bolzanina che da alcuni anni vive una vita parallela ribattezzandosi col titolo di una canzone di Faber, sta attraversando un momento così felice da mettersi in gioco come non ha mai fatto, per tre volte in quattro mesi: venerdì prossimo al Nuovo Teatro di San Giacomo, il 14 febbraio al Teatro Cristallo nella rassegna dell’Obiettivo e infine al Carambolage il prossimo 26 marzo.
Ma non saranno semplici repliche: attingendo al nuovissimo album che uscirà ufficialmente il 16 dicembre in occasione del primo concerto, Maffei e compagni si proporranno dal vivo con ospiti sempre diversi e bilanciando diversamente i brani firmati De Andrè e quelli firmati Spritz Band. Per variare la proposta ma anche e soprattutto per far capire che l’avventura legata a De Andrè è in fondo un passaggio - prezioso ma un passaggio - per ritornare ai brani autografi.
Ascoltate in anteprima le canzoni di questo cd, possiamo garantire che ci saranno non poche sorprese, sia a livello di arrangiamenti dei pezzi di Faber sia a livello di inediti firmati Spritz e di rilancio di alcuni pezzi datati.
«Sarano tre avventure diverse - ci racconta Maffei - e nella prima, quella al Teatro di San Giacomo, avremo come ospiti il soprano Gemma Bertagnolli che ha inciso con noi l’“Ave Maria” di De Andrè, e il trentino Emanuele Lapiana, che con la sigla N.A.N.O, ha sfornato recentemente un album osannato dalla critica nazionale. Poi ci saranno alcuni musicisti bolzanini che si aggiungegranno al nostro organico, in cui al basso dopo 30 anni non ci sarà più Sergio Farina, sostituito da Marco Stagni».
Il repertorio? «A San Giacomo sarà più aderente all’album, con più spazio a de Andrè e meno alle nostre canzoni. Quella sera suoneranno con noi anche Pietro Berlanda, Matteo Facchin e altri musicisti bolzanini. Del resto alla registrazione hanno collaborato ben 40 artisti, che prima o dopo transiteranno anche dal palcoscenico. È stata una grande esperienza, incidere con certi personaggi, a partire da Maria Pia De Vito, star del jazz europeo, con cui abbiamo inciso una “Creuza de mä” originalissima e che contiamo di avere sul palco del Teatro Cristallo. In studio abbiamo ospitato anche Manfred Schweigkofler, che ha duettao con noi in dialetto sudtirolese».
Un disco più Spritz o più Suonatore Jones?
«Direi proprio Spritz. Questa volta abbiamo ritrovato il gusto antico della musica dal vivo e degli strumenti “veri”. E questo ha scatenato anche una voglia di tornare a fare cose nostre anziché solo cover di Faber. Che comunque non rinneghiamo». La prova, evidente, è racchiusa nell’album. Ascoltare per credere.
Alto Adige 14-12-11
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