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venerdì 9 dicembre 2011

Le pedociclabili sono pericolose ma è l’atteggiamento dei bikers che andrebbe rivisto



Le pedociclabili sono pericolose ma è l’atteggiamento dei bikers che andrebbe rivisto

RENZO SEGALLA
I passaggi pedociclabili a rischio sono molti, opportunamente segnalati sull’«Alto Adige» del 21 ottobre scorso. Da quello inerente all’attraversamento di Corso Libertà si osserva che accanto al passaggio pedonale zebrato è segnata la pista ciclabile. A questo proposito è doveroso rammentare quanto disposto dal comma 4 dell’art. 182 delle Nuove Norme del Codice della Strada: “I ciclisti devono condurre il veicolo quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza”.
 A Riva del Garda, per esempio, le piste ciclabili sono segnate, correttamente, fino in corrispondenza al passaggio pedonale - zebra, dove sono interrotte. Al fine di perseguire l’obbiettivo di accrescere la sicurezza dei cittadini, occorrono provvedimenti volti a prevenire e contrastare le violazioni più frequentemente evidenziatesi e in larga parte produttive di” incidenti”, che possono verificarsi negli incroci segnalati, anche talvolta per la carenza della debita e efficiente segnaletica sia orizzontale e sia verticale, in conformità della normativa vigente.
 Viva la bici, mezzo di trasporto più economico e non inquinante, la cui utilizzazione fa, senz’altro, bene alla salute. Ma non è tutto oro quello che luccica: in città si rileva che”il parco circolante”, rappresentato dalle due ruote e usato dagli anziani, è, in gran parte, vecchio, dichiaratamente”rottamabile”, per ridotta efficienza dei freni e segnaletica. Il mercato delle due ruote, tuttavia, si può dire, che tiri alquanto bene per quanto riguarda le mountain-bike e le city-bike. Se, però, l’impiego della mountain-bike, bicicletta di montagna, è cittadino (e comunque su strada), allora occorre mettersi in regola con il Codice stradale e aggiungere alla bicicletta anche le luci anteriori, quelle posteriori, i catarifrangenti sui pedali e il necessario campanello. In definitiva non è sicuro circolare in bici su piste, coesistenti lungo strade principali di traffico veicolare, prive della debita separazione di sicurezza e con qualsiasi mezzo a due ruote, non debitamente”accessoriato”. Si ravvisa l’utilità di una educazione stradale allo scopo.

Alto Adige 9-12-11

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