
«Basta camion in Via Kennedy»
Tante le proposte dei commercianti per riqualificare l’intera zona
PAOLO TAGLIENTE
LAIVES. Parola d’ordine: vivibilità. Laives la chiede da sempre, ma ora, con la circonvallazione sempre più vicina al completamento e la conseguente opportunità di rivalorizzare via Kennedy, la richiesta si fa sempre più forte. Ma se l’obbiettivo è comune, molteplici e spesso discordanti sono le proposte che secondo i commercianti l’amministrazione dovrebbe attuare per raggiungerlo. Anzi, a dire il vero, una cosa che li unisce c’è: deviare tutti i camion fuori dal centro, far sparire quei colossi che ad ogni passaggio fanno tremare vetri e vetrine, sollevando nuvole di polvere e gas di scarico. Oltre a questo, cosa si potrà fare quando la nuova arteria stradale devierà il grosso del traffico - ora stimato in 21 mila veicoli al giorno - per far riviveree la via principale di Laives? «Ci vorrebbero più attraversamenti pedonali - spiega Marco Cleva del negozio Robe di Kappa - perché ora sono due e distanti l’uno dall’ altro: non è certo la situazione ideale per i pedoni, soprattutto per le persone anziane. Ma al di là di tutto la cosa più importante è che al momento di fare delle scelte l’amministrazione coinvolga la gente di Laives. Ma un ruolo devono averlo anche i commercianti che, a mio parere, dovrebbero essere più uniti e propositivi, organizzando iniziative e appuntamenti che invoglino i potenziali clienti a venire qui».
Anche Brigitte Curti di Hobbyladen è convinta che serva almeno un attraversamento in più, in particolare in prossimità della banca e della scuola. «Ma ciò che servirebbe di più è un parcheggio interrato, una struttura dove magari poter lasciare l’auto gratis per la prima ora così. Ora, qui in centro parcheggi non ce ne sono e quando non sono disponibili gli spazi del supermercato Despar è un disastro». Ma Brigitte ha anche un altro consiglio: «Sarebbe bello - spiega - se carreggiata stradale e marciapiede fossero portati su un unico piano così da dare davvero l’idea di piazza su cui passeggiare tranquillamente. Una soluzione che non impedirebbe di realizzare dei dossi rallentatori per le auto». Ma tra i commercianti c’è anche chi non vorrebbe affatto nuovi dossi perché non farebbero altro che obbligare gli automobilisti a rallentare o addirittura a fermarsi, facendo aumentare l’inquinamento. E c’è chi crede che ci sia poco da fare perché «il paese è impostato male» e che i parcheggi non siano un problema. Via Andreas Hofer e altre zone, sempre secondo questi operatori commerciali, garantirebbero, infatti, spazi a sufficienza. La rinascita di via Kennedy passa attraverso iniziative o manifestazioni che attraggano clienti e che, non di rado, implichino la chiusura della stessa strada così da mettere a proprio i pedoni. Contraria ad un unico piano strada/marciapiede Gerda Bachmann di «Mary Classic»: «Fornirebbe a molti la scusa per lasciare la macchina ovunque. Servono parcheggi più vicini, invece, perché quelli vicini al comune sono forse troppo lontani per chi fa spese e poi deve ritornare alla macchina con le borse». La posizione di Tonino Gencarelli, titolare del Bar H, commerciante e consigliere comunale, è drastica: «Serve una piazza, servono parcheggi e serve del verde - commenta in veste di commerciante per poi attaccare subito, vestendo ovviamente i panni di consigliere - ma questa giunta getta soldi in consulenze inutili e non è in grado di elaborare progetti validi».
«Via Kennedy va resa il più possibile pedonale»: ne è fermanete convinta Emanuela Fusaro, responsabile del negozio equo e solidale «Altro Mercato». «Sarebbe bello - spiega - trasformare la via in un luogo per famiglie e bambini, un luogo dove passeggiare e fare acquisti. Un po’ come i portici a Bolzano. Portare strada e marciapiedi sullo stesso piano darebbe davvero l’idea di piazza. I parcheggi dovrebbero restare nelle immediate vicinanze della via, ma non certo nel mezzo. Sarebbe auspicabile, invece, che aumentasse l’offerta dei negozi (speranza condivisa da alcune clienti in negozio, ndr) così da non rendere necessarie trasferte nel capoluogo».
Alto Adige 9-12-11
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