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venerdì 16 dicembre 2011

«Io, pendolare virtuoso nel 2012 pagherò un abbonamento doppio»



Mentre le firme contro la soppressione dei treni salgono a 1550, un lettore racconta la sua storia comune a tanti 

BOLZANO. Ieri sera intorno alle 21 erano oltre 1550 le firme dei nostri lettori sotto la petizione online (www.altoadige.it) che chiede al presidente di Trenitalia Mario Moretti, ai presidenti Luis Durnwalder e Lorenzo Dellai di impegnarsi affinché Bolzano e Trento non vengano «tagliate fuori dalle principali direttive nazionali». L’ultimo treno soppresso ha scatenato la protesta. Telefonate, lettere, firme sul sito ma anche storie di pendolari come quella del lettore bolzanino Giuliano Lanzarini a cui diamo spazio oggi.
 «Dal 2005 sono un pendolare della linea ferroviaria del Brennero da Bolzano a Trento - si presenta Lanzarini -. Vado in stazione a Bolzano in bici, prendo il treno e giunto a Trento uso una seconda bicicletta per arrivare in ufficio. Non consumo benzina per muovermi, non mi serve un parcheggio, non faccio rumore e faccio un po’ di esercizio fisico ogni giorno. Credo che il mio sia un comportamento virtuoso e mi aspetterei che la Provincia di Bolzano lo sostenesse ed incentivasse». Ebbene, prosegue Lanzarini, «dal prossimo anno è previsto il passaggio al nuovo sistema di tariffazione del trasporto pubblico chiamata AltoAdige Pass. Come si legge nel sito del trasporto integrato (www.sii.bz. it) si tratta di “una nuova era per il trasporto pubblico locale in Alto Adige” con l’introduzione da febbraio 2012 di un abbonamento unico che “è vantaggioso per tutta la popolazione altoatesina”. Aiutatemi a capire, forse i nostri amministratori hanno un concetto curioso della parola vantaggioso, ma nel mio caso con le nuove tariffe il vantaggio sarà che la spesa annua passerà dagli attuali 320 euro circa a 640 euro, con un aumento del 100%. Un bel vantaggio, non c’è che dire!».
 «Il problema inoltre - aggiunge il nostro lettore - è che l’aumento non avviene a parità di servizio, anzi. Nel corso degli anni abbiamo perso la possibilità di usare i treni IC e EC e regolarmente ad ogni nuovo orario invernale qualche treno regionale viene cancellato. Se a questo aggiungiamo il fatto che i costi per gli abbonamenti non sono più deducibili dalla dichiarazione dei redditi, si viene a disegnare in quadro complessivo abbastanza negativo per noi pendolari. Se, ad esempio, la Provincia aumentasse la tassa di circolazione provinciale sui Suv ne dedurrei che si vuole disincentivare l’acquisto di tali veicoli inutilmente inquinanti. Se la Provincia invece raddoppia i costi per i pendolari, cosa sono legittimato a dedurne? E tutti quei proclami sulla mobilità sostenibile? Mi aspetterei infine, se non altro, la correttezza da parte dei nostri amministratori di dire che purtroppo la nuova riforma porterà qualche utente a pagare il doppio di quanto paga adesso ed assumersi la responsabilità. Di governi, a tutti i livelli, che amministrano a colpi di spot elettorali per un po’ io ne avrei avuto abbastanza».
 Servono commenti?
Alto Adige 16-12-11

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