Informazioni personali

Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001

mercoledì 13 giugno 2012

Decreto sviluppo, addio ai vecchi incentivi



Il provvedimento allo studio introduce un credito di imposta del 35% con un tetto massimo di 200mila euro per favorire le assunzioni di giovani laureati

ROMA Addio ai vecchi incentivi, arriva un Fondo unico per la crescita. Il decreto sviluppo, sul quale il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera continua a impegnarsi direttamente, cancellerà 43 sussidi considerati ormai obsoleti per far convogliare tutte le risorse in un unico fondo destinato a creare «crescita sostenibile» e «occupazione di qualità». Queste alcune delle novità del dl che nell’ultima bozza è articolato in 47 pagine e 37 articoli. Bonus per assunzioni di alto profilo. Proprio per favorire le assunzioni di giovani laureati altamente qualificati - come ingegneri, biologi, fisici, matematici, farmacisti, ecc - il provvedimento introduce un credito di imposta del 35% con un limite massimo pari a 200mila euro. (anche se inferiore rispetto alle precedenti versioni del decreto circolate nei giorni scorsi). Il bonus avrà nelle intenzioni del governo natura strutturale, permanente e anche automatica, evitando «pastoie autorizzative». L’obiettivo è attrarre gli investimenti in Italia, garantendo stabilità nel tempo, assicurando, ha spiegato il sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti, «che non si torna indietro». A Palazzo Chigi ok finale infrastrutture energia. La decisione definitiva sulla realizzazione di infrastrutture energetiche già approvate con la procedura Via, ma sulle quali le amministrazioni regionali mostrano «inerzia» eccessiva, spetterà alla Presidenza del Consiglio. Nella relazione si specifica che «sono attualmente in attesa di autorizzazione ingenti investimenti di operatori di mercato, per un ammontare di oltre 10 mld che, se celermente autorizzati, potrebbero contribuire a crescita e a occupazione». Possibile deroga 7 miglia ricerca idrocarburi. Il limite delle 12 miglia dal perimetro delle aree marine e costiere protette per la ricerca di idrocarburi viene confermato, tuttavia la bozza del decreto prevede che il limite possa essere «ridotto, sino a non meno di 7 miglia, per le attività individuate d’intesa fra i ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, in relazione agli obiettivi della politica energetica nazionale». Allo stesso tempo ci sarà un aumento del 3% delle royalties per i titolari delle concessioni di coltivazione per l’estrazione di idrocarburi in mare. In questo modo si finanzieranno le attività di salvaguardia del mare e di sicurezza delle operazioni offshore da parte dei ministeri interessati, e cioè quello dello Sviluppo economico e quello dell’Ambiente. Rinvio Sistri a dicembre 2013. L’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti viene prorogata al 31 dicembre 2013 al fine di consentire la prosecuzione delle attività necessarie per la verifica del funzionamento del sistema. Ad annunciarlo il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. La sospensione del Sistri avverrà «attraverso il prossimo decreto legge che stiamo varando», ha detto Passera sottolineando la necessità di «trovare presto soluzioni alternative». Per il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, «è una storia che va definita. Ho chiesto la sospensione e non un’altra proroga al Consiglio dei Ministri in attesa di arrivare a verifiche decisive». «Di proroga in proroga l’Italia - ha aggiunto Clini - è senza tracciabilità dei rifiuti» come chiede invece l’Europa. Il responsabile dell’Ambiente ha quindi pronunciato un netto «no a vantaggi per chi non vuole controlli».
Alto Adige 13-6-12

Nessun commento:

Posta un commento