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giovedì 13 dicembre 2012

Slot, chi non le toglie rischia la chiusura

BOLZANO Un terzo del massimo. Questo si pagherà di multa se si viene pizzicati per la prima volta con le slot machine, accese o spente poco importa. Se si trovano nel bar, arriva il verbale. Ma il vicecomandante dei vigili urbani del capoluogo altoatesino, Martin Schwienbacher, tiene anche a precisare che: «In via teorica, in caso di recidiva, ossia in seguito ad ulteriori accertamenti positivi, il vicesindaco potrebbe anche decidere di aumentare l’importo, fino al massimo previsto, ossia fino a 552 euro». Per passare poi, in caso di recidiva protratta, all’imposizione della chiusura del locale.
di Davide Pasquali
BOLZANO Domani è l’ultimo giorno utile per rimuovere le slot machine dai 250 bar cittadini troppo vicini ai luoghi sensibili. Come precisa il vice comandante della polizia municipale del capoluogo, Martin Schwienbacher, a chi non si adegua verrà elevata una sanzione amministrativa di 188 euro, ossia un terzo del massimo previsto. A comminare la sanzione non saranno solo i vigili dell’annonaria, numericamente troppo esigui per il gravoso compito imposto dalla recente norma provinciale, bensì i vigili urbani. Qualche controllo a campione verrà effettuato sabato, ma la polizia municipale comincerà a battere a tappeto la città da lunedì mattina. I verbali elevati verranno spediti al vicesindaco nonché assessore alle attività economiche Klaus Ladinser, il quale, in caso di recidiva, potrà decidere di chiudere il locale, ritirando la licenza di esercizio pubblico fino alla rimozione delle slot machine. Il vicecomandante della polizia municipale bolzanina è un tecnico e come tale non vuole e non può rispondere a domande di carattere politico. Semplicemente, deve far applicare la legge. «La norma provinciale concernente il gioco lecito - spiega Schwienbacher - è entrata in vigore a novembre e prevede la rimozione degli apparecchi qualora siano troppo vicini ai luoghi cosiddetti sensibili. Ognuno degli esercenti cittadini ha ricevuto per tempo una circostanziata comunicazione da parte del municipio, nella quale si spiega come ci si debba comportare. E a cosa si vada incontro in caso di inottemperanza». E la polizia municipale, come chiarisce senza lasciare ombra di dubbio il vicecomandante di Bolzano, «non ha ricevuto nessun input in contrasto con queste disposizioni normative». Ergo, si avvieranno i controlli e in caso di necessità si eleveranno le sanzioni. «Probabilmente non sarà subito, per sabato. I vigili dell’annonaria sono pochi e molto indaffarati in questo periodo di mercati e mercatini». Per dare man forte, dei controlli si occuperanno quindi anche i “semplici” vigili urbani. «Non escludo che qualche accertamento a campione venga avviato già sabato, ma un fatto è certo: da lunedì, a chi non ha rimosso le slot verrà redatto un verbale, contenente una sanzione di 188 euro». E il verbale verrà trasmesso in tempi rapidi anche al vicesindaco Ladinser. Il quale avrà facoltà di decidere se e di quanto rincarare le eventuali sanzioni successive, fino al caso limite del ritiro della licenza e dell’imposizione della chiusura per il locale inottemperante. Possibile che si sarà sommersi da una marea di ricorsi, ammette come ipotesi lo stesso vice comandante, «ma per quanto ci riguarda non possiamo esimerci dall’effettuare le verifiche prescritte». Dopo il primo giro di controlli, spiega oltre Schwienbache illustrando l’iter burocratico previsto dalle norme vigenti, «avvieremo degli accertamenti successivi, per verificare se i pubblici esercenti già inottemperanti si siano o meno messi in regola». Dopo il primo giro, ce ne sarà dunque un secondo, ed eventualmente altri. «Teoricamente, ogni giorno in più con le macchinette al bar potrebbe costare una ulteriore sanzione». Occorre infine far notare che «non è sufficiente spegnere le macchinette: spente o accese, le si deve rimuovere». Unico dato certo è che ci vorranno giorni e giorni, solo per compiere il primo giro di accertamenti. Tolti sei bar graziati dalla recente delibera di giunta provinciale che elimina dall’elenco dei luoghi sensibili le fermate dei bus e dei treni, ne rimangono pur sempre da controllare una moltitudine...
Alto Adige 13-12-12

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