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sabato 15 dicembre 2012

Riprendiamoci le idee

Ecco cos’è l’«officina del pensiero» pensata per i ragazzi tra i 16 e i 25 anni 

LiberaMente è un laboratorio pensato da e per giovani dai 16 ai 25 anni che vuole promuovere il principio dello Youth-led development, secondo il quale i giovani devono essere i reali promotori del cambiamento e dello sviluppo. Questa officina di idee promossa dall’assessorato alla Cultura italiana, punta a raggiungere il suo obiettivo attraverso diversi canali: Organizzando seminari e discussioni con esperti in diversi settori; strutturando workshop basati su specifiche metodologie di partecipazione che permettono ai ragazzi di confrontarsi e sviluppare idee in maniera efficiente ed efficace; partecipando a meeting nazionali ed internazionali, al fine di scambiarsi esperienze, conoscere best practices nonché creare e consolidare "network"; supportando e promuovendo strategie e iniziative pensate dai ragazzi; realizzando progetti e iniziative attraverso i modelli e i principi della democrazia partecipativa, sia direttamente che attraverso partnership con altre realtà locali e nazionali. Come per le edizioni precedenti, il gruppo dei partecipanti è composto da 60 ragazzi dai 16 ai 25 anni, che si sono iscritti attraverso un form presente sul sito del progetto (www.liberamente.bz.it) e successivamente sono stati selezionati sulla base di un punteggio da 0 a 6 articolato in tre criteri principali: la conoscenza dichiarata delle tre lingue del percorso (italiano, tedesco e inglese); la motivazione; il contributo al gruppo in termini di originalità. Quest’anno infatti il gruppo dei partecipanti -quasi equamente diviso in maschi e femmine- vede al suo interno: una presenza molto forte di ragazzi bilingui; una provenienza da diverse zone della provincia ; diversi background migratori. E poi ancora: una forte diversità di occupazioni e interessi Al nucleo centrale dei 60 ragazzi è stato poi affiancato un ulteriore gruppo selezionato di ragazzi residenti in altre regioni. Questa nuova edizione è stata impostata in due campus residenziali, uno locale a Merano dal 23 al 25 novembre e uno internazionale a Bruxelles. Durante il campus a Merano, sono stati individuati gli ambiti tematici su cui lavorare. La seconda parte dei lavori, che si sono svolti a Bruxelles presso la sede dell’Alpeuregio Tirolo-Alto Adige e Trentino, hanno permesso ai partecipanti di approfondire le proprie conoscenze attraverso confronti con rappresentanti di enti di rappresentanza giovanili (come l’European Youth Forum e la European Student Union), con giornalisti e osservatori in ambito europeo (come il direttore di Press Europe Gian Paolo Accardo e Juliane Matthey di Eurotopics) e funzionari che lavorano presso le istituzioni comunitarie (come Markus Warasin, che si occupa di comunicazione all’interno del Parlamento Europeo). Oltre alle attività sopra descritte, i partecipanti hanno avuto anche la possibilità in diverse occasioni di confrontarsi con la cittadinanza durante alcuni incontri aperti al pubblico. I due principali sono stati quelli con Ilvo Diamanti e Tito Boeri. Questi relatori hanno parlato rispettivamente di giovani e partecipazione in Europa e di giovani e mercato del lavoro europeo. Particolarmente interessante è stata anche la possibilità per i ragazzi di discutere con Tito Boeri prima dell’incontro pubblico a Merano, e ricevere così feedback e consigli sulle visioni su cui stavano lavorando. Un terzo importante momento pubblico è stato l’appuntamento con associazioni e rappresentanze della città di Merano, durante il quale i ragazzi hanno discusso e si sono confrontati sulle diverse idee e visioni del futuro dell’Europa. Un pilastro insostituibile del progetto, infine, rimane quello della metodologia partecipativa che sta alla base di LiberaMente, la quale attraverso tecniche come il world café permette ai ragazzi di rielaborare gli spunti e gli input provenienti dai relatori e di confrontarsi tra loro in maniera strutturata ed ottimale.
 Alto Adige 15-12-12

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