Il palcoscenico parrocchiale è passato in gestione alla Filodrammatica
Il presidente De Bortoli: «Pronti con tante iniziative per tenerlo
sempre aperto»
di Bruno Canali
LAIVES Da novembre, il teatro Delle Muse di Pineta,
proprietà della locale parrocchia, è gestito dalla Filodrammatica di
Laives. Lo sarà per i prossimi tre anni in virtù dell'accordo raggiunto
con la parrocchia e questo consentirà alla Filo di sviluppare un
ambizioso programma specificatamente studiato per quella sala di medie
dimensioni. Ce ne parla Bruno De Bortoli, presidente della compagnia
teatrale di Laives e attore lui stesso. «Siamo felici di avere raggiunto
l'accordo con la parrocchia di Pineta - spiega - perché era veramente
un peccato vedere quella bella sala chiusa da tanto tempo. Invece è una
"bomboniera" dove si possono organizzare veramente tante iniziative, non
solo teatrali. In questo periodo la parrocchia sta anche completando
alcuni lavori di sistemazione e di risanamento della struttura, mentre
noi abbiamo messo a punto diverse idee per l'utilizzo». A tale
proposito, Bruno De Bortoli mette subito in chiaro una cosa: «Non
abbiamo preso in gestione la sala di Pineta per altre rassegne di teatro
e inoltre, lì è sempre il riferimento privilegiato per la compagnia del
"Piccolo teatro Pineta" e della sua rassegna. Con loro collaboriamo e
abbiamo solo spostato due spettacoli della nostra rassegna nazionale in
corso al teatro "Gino Coseri" di Laives per dare lustro anche alle
frazioni». Ma cosa si potrebbe proporre di specifico e diverso al Delle
Muse di Pineta? Su questo, il presidente De Bortoli è un fiume in piena:
«Tante iniziative di contorno - dice - come appuntamenti musicali,
laboratori teatrali, mostre, incontri, assemblee, presentazioni di libri
e quant'altro possa essere valorizzato proprio da una sala di questo
genere con la sua discreta capienza. Noi ad esempio abbiamo già previsto
di spostare lì il ciclo di burattini che finora allestivamo al centro
Don Bosco di Laives e fino a marzo, quasi tutti i fine settimana la sala
è occupata. Abbiamo anche deciso di applicare tariffe minime per
l'utilizzo, così da far avvicinare proprio tutti. Pensiamo poi ad uno
schermo per proiezioni, utile se si vogliono organizzare serate
cinematografiche e contiamo pure di sistemare i camerini e un magazzino
sottostante che ci è stato messo a disposizione assieme al teatro, così
da riuscire a mettere a disposizione anche diversa attrezzatura
tecnica». Bruno De Bortoli ha anche altri bei progetti che negli anni
sono andati persi: «Certamente, penso ad esempio al bel festival di
musica jazz che si svolgeva proprio qui a Pineta, un ciclo di concerti
molto seguito dagli appassionati del genere e ancora, il blues, che pure
conta tanti estimatori anche qui. Per questo esorto associazioni e
interessati a farsi avanti se hanno bisogno di uno spazio dove
organizzare qualche iniziativa».
Alto Adige 21-12-12
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