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venerdì 21 dicembre 2012

Rinasce il teatro di Pineta tra jazz e burattini

Il palcoscenico parrocchiale è passato in gestione alla Filodrammatica Il presidente De Bortoli: «Pronti con tante iniziative per tenerlo sempre aperto»

di Bruno Canali
LAIVES Da novembre, il teatro Delle Muse di Pineta, proprietà della locale parrocchia, è gestito dalla Filodrammatica di Laives. Lo sarà per i prossimi tre anni in virtù dell'accordo raggiunto con la parrocchia e questo consentirà alla Filo di sviluppare un ambizioso programma specificatamente studiato per quella sala di medie dimensioni. Ce ne parla Bruno De Bortoli, presidente della compagnia teatrale di Laives e attore lui stesso. «Siamo felici di avere raggiunto l'accordo con la parrocchia di Pineta - spiega - perché era veramente un peccato vedere quella bella sala chiusa da tanto tempo. Invece è una "bomboniera" dove si possono organizzare veramente tante iniziative, non solo teatrali. In questo periodo la parrocchia sta anche completando alcuni lavori di sistemazione e di risanamento della struttura, mentre noi abbiamo messo a punto diverse idee per l'utilizzo». A tale proposito, Bruno De Bortoli mette subito in chiaro una cosa: «Non abbiamo preso in gestione la sala di Pineta per altre rassegne di teatro e inoltre, lì è sempre il riferimento privilegiato per la compagnia del "Piccolo teatro Pineta" e della sua rassegna. Con loro collaboriamo e abbiamo solo spostato due spettacoli della nostra rassegna nazionale in corso al teatro "Gino Coseri" di Laives per dare lustro anche alle frazioni». Ma cosa si potrebbe proporre di specifico e diverso al Delle Muse di Pineta? Su questo, il presidente De Bortoli è un fiume in piena: «Tante iniziative di contorno - dice - come appuntamenti musicali, laboratori teatrali, mostre, incontri, assemblee, presentazioni di libri e quant'altro possa essere valorizzato proprio da una sala di questo genere con la sua discreta capienza. Noi ad esempio abbiamo già previsto di spostare lì il ciclo di burattini che finora allestivamo al centro Don Bosco di Laives e fino a marzo, quasi tutti i fine settimana la sala è occupata. Abbiamo anche deciso di applicare tariffe minime per l'utilizzo, così da far avvicinare proprio tutti. Pensiamo poi ad uno schermo per proiezioni, utile se si vogliono organizzare serate cinematografiche e contiamo pure di sistemare i camerini e un magazzino sottostante che ci è stato messo a disposizione assieme al teatro, così da riuscire a mettere a disposizione anche diversa attrezzatura tecnica». Bruno De Bortoli ha anche altri bei progetti che negli anni sono andati persi: «Certamente, penso ad esempio al bel festival di musica jazz che si svolgeva proprio qui a Pineta, un ciclo di concerti molto seguito dagli appassionati del genere e ancora, il blues, che pure conta tanti estimatori anche qui. Per questo esorto associazioni e interessati a farsi avanti se hanno bisogno di uno spazio dove organizzare qualche iniziativa». 
Alto Adige 21-12-12

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