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lunedì 10 dicembre 2012

Laives tira la volata per l’anello ciclabile pronto entro il 2013

Nel bilancio del prossimo anno è già stanziato l’importo Seppi e Lazzarotto: «Sarà un riferimento per la provincia» 

 di Antonella Mattioli
LAIVES Nel bilancio 2013 del Comune di Laives è già previsto il finanziamento: 900 mila euro per un anello ciclabile vicino alla zona sportiva Galizia. L'area individuata, attualmente occupata dal materiale di scavo della variante, si trova tra la zona sportiva e Pineta. L'assessore all'urbanistica Giovanni Seppi è in contatto con la Provincia per stipulare a breve la convenzione. «In sostanza - spiega - si approfitta dei lavori della variante in galleria per fare l'anello ciclabile che dovrà diventare un centro di riferimento provinciale per le società ciclistiche. La Provincia costruisce le opere, noi paghiamo e in questo modo si accelerano i tempi e si evita di aprire due cantieri, con costi e disagi. In prospettiva si potrebbe pensare di realizzare anche spogliatoi e docce, per ora però è meglio fare un passo alla volta». L'anello di 800 metri si potrà raggiungere anche da Pineta attraverso un collegamento nei programmi dell'amministrazione comunale. La pista sarà pronta l'anno prossimo e l’opera è attesa da anni dalle società ciclistiche altoatesine, visto che attualmente non esiste nulla di simile. «O meglio - spiega Antonio Lazzarotto, presidente del comitato ciclistico provinciale – una pista ci sarebbe a Maso della Pieve ma le nostre società non l'hanno mai usata sostenendo, sbagliando a mio avviso, che è pericolosa. Qualche squadra va allo stadio Druso: fa allenare i piccoli sulla pista di atletica che però poco si addice alla nostra attività. L'anello ciclabile di Laives invece ha tutte le caratteristiche per diventare il punto di riferimento per l'intera provincia. Lì si potranno fare allenamenti e manifestazioni a livello giovanile. Solo a Laives ci sono tre società interessate alla struttura: Mendelspeck, Altair e Libertas. A loro va riconosciuto il merito di aver fatto pressioni sull'amministrazione per realizzarla». Ma Lazzarotto pensa in grande: vorrebbe che l'anello di Laives diventasse anche sede della scuola di ciclismo su strada. «Da un anno - dice - la Federazione nazionale ha previsto la creazione delle scuole e noi abbiamo già avviato le procedure per farne una di Bmx in viale Druso dove ci sono già la pista, gli spogliatoi e i servizi. Altre due per il mountain bike vorremmo aprirle in Val Pusteria e Val Venosta». Le scuole di ciclismo sarebbero il giusto riconoscimento per quanto si fa in Alto Adige per questo sport e per far crescere il vivaio, serbatoio di futuri campioni. I giovanissimi tesserati sono quasi trecento. Tra le società impegnate con i più piccoli c’è il Gs Alto Adige di Bolzano e Salvatore Falcomatà, uno dei dirigenti, attende la pista di Laives. «Ben venga - commenta -, noi con i bambini andiamo sulla pista del Druso, ma dopo un po' si annoiano. Perciò a volte per cambiare, li portiamo verso Vadena sulla ciclabile, però è pericoloso anche se ci organizziamo tra tecnici e genitori per ridurre al minimo rischi».
Alto Adige 10-12-12

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