Nel bilancio del prossimo anno è già stanziato l’importo Seppi e Lazzarotto: «Sarà un riferimento per la provincia»
di Antonella Mattioli
LAIVES Nel bilancio 2013 del Comune di Laives è
già previsto il finanziamento: 900 mila euro per un anello ciclabile
vicino alla zona sportiva Galizia. L'area individuata, attualmente
occupata dal materiale di scavo della variante, si trova tra la zona
sportiva e Pineta. L'assessore all'urbanistica Giovanni Seppi è in
contatto con la Provincia per stipulare a breve la convenzione. «In
sostanza - spiega - si approfitta dei lavori della variante in galleria
per fare l'anello ciclabile che dovrà diventare un centro di riferimento
provinciale per le società ciclistiche. La Provincia costruisce le
opere, noi paghiamo e in questo modo si accelerano i tempi e si evita di
aprire due cantieri, con costi e disagi. In prospettiva si potrebbe
pensare di realizzare anche spogliatoi e docce, per ora però è meglio
fare un passo alla volta». L'anello di 800 metri si potrà raggiungere
anche da Pineta attraverso un collegamento nei programmi
dell'amministrazione comunale. La pista sarà pronta l'anno prossimo e
l’opera è attesa da anni dalle società ciclistiche altoatesine, visto
che attualmente non esiste nulla di simile. «O meglio - spiega Antonio
Lazzarotto, presidente del comitato ciclistico provinciale – una pista
ci sarebbe a Maso della Pieve ma le nostre società non l'hanno mai usata
sostenendo, sbagliando a mio avviso, che è pericolosa. Qualche squadra
va allo stadio Druso: fa allenare i piccoli sulla pista di atletica che
però poco si addice alla nostra attività. L'anello ciclabile di Laives
invece ha tutte le caratteristiche per diventare il punto di riferimento
per l'intera provincia. Lì si potranno fare allenamenti e
manifestazioni a livello giovanile. Solo a Laives ci sono tre società
interessate alla struttura: Mendelspeck, Altair e Libertas. A loro va
riconosciuto il merito di aver fatto pressioni sull'amministrazione per
realizzarla». Ma Lazzarotto pensa in grande: vorrebbe che l'anello di
Laives diventasse anche sede della scuola di ciclismo su strada. «Da un
anno - dice - la Federazione nazionale ha previsto la creazione delle
scuole e noi abbiamo già avviato le procedure per farne una di Bmx in
viale Druso dove ci sono già la pista, gli spogliatoi e i servizi. Altre
due per il mountain bike vorremmo aprirle in Val Pusteria e Val
Venosta». Le scuole di ciclismo sarebbero il giusto riconoscimento per
quanto si fa in Alto Adige per questo sport e per far crescere il
vivaio, serbatoio di futuri campioni. I giovanissimi tesserati sono
quasi trecento. Tra le società impegnate con i più piccoli c’è il Gs
Alto Adige di Bolzano e Salvatore Falcomatà, uno dei dirigenti, attende
la pista di Laives. «Ben venga - commenta -, noi con i bambini andiamo
sulla pista del Druso, ma dopo un po' si annoiano. Perciò a volte per
cambiare, li portiamo verso Vadena sulla ciclabile, però è pericoloso
anche se ci organizziamo tra tecnici e genitori per ridurre al minimo
rischi».
Alto Adige 10-12-12
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