TRA MUSICA E LETTERATURA
BOLZANO
Gioca con gli stili musicali il compositore Marco Mantovani ne “Il
filobus numero 75”, opera da lui composta, esattamente come Gianni
Rodari giocava con le parole nella fiaba cui questa si ispira e che sarà
eseguita a Bolzano stasera per la direzione dello stesso Mantovani.
Promuove lo spettacolo “musical-letterario”, che condensa grande lingua a
grande musica, il Comitato bolzanino della Dante Alighieri, la cui
mission, come è noto, è la promozione della lingua e della cultura
italiana in Italia e nel mondo. A “ Favole al telefono”, delle edizioni
Einaudi, appartiene “Il filobus numero 75” e ad altre raccolte di Rodari
si ispirano gli altri testi che Mantovani si è divertito a costruire
sul cordone narrativo unitario di questa fiaba musicale, alternando a
musiche di ispirazione partenopea il tango classico, il valzer musette,
altre melodie di grande fascino e trovate strumentali di assoluta
originalità. Gli scritti di Gianni Rodari hanno incontrato spesso la
musica, ma l’amore di Mantovani per Rodari viene piuttosto dalla lettura
che non dalla musica e precisamente dalle pagine del Corriere dei
Piccoli, di cui era appassionato lettore da ragazzino, e sul quale
Rodari teneva una rubrica dove comparvero molte sue fiabe, poi raccolte
in opere unitarie. Marco Mantovani, insegnante attualmente presso il
prestigioso Conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona, ma bolzanino di
adozione, ha collaborato con importanti istituzioni sinfoniche – il
Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra Toscanini di Parma, l’Arena di
Verona, l’Arena Sferisterio di Macerata - ha suonato nell’orchestra
sinfonica di Haydn per tredici anni, dal 1986 al 1999. Allievo per la
composizione di Francesco Valdambrini, Renato Dionisi e Daniele
Zanettovich, svolge da trent’anni un’intensa attività di compositore con
lavori destinati all’opera lirica, alla musica sinfonica e alla musica
da camera, sia strumentale che vocale, alla fiaba musicale per il teatro
cosiddetto “di figura”, realizzando burattini, pupazzi e scenografie.
L’opera “Il filobus numero 75” consta di tre intermezzi, di cui il terzo
in prima esecuzione assoluta, ci sono poi due racconti, “La fuga di
pulcinella” e “L’omino della pioggia”, oltre alla presentazione e a una
conclusione. Sette gli strumentisti: Robert Gander (clarinetto),
Gianfranco Grisi (cristallarmonio), Daniele Betelli (fisarmonica),
Gertrud Chiocchetti (arpa), Martin Betelle (percussioni), Marcello
Defant (violino) e Norbert Gianmoena (Contrabbasso). Voce narrante di
Paolo Foschini. L’appuntamento è al Centro Trevi alle ore 20.
Alto Adige 20-12-12
"Materiale ben raccolto e ordinato può valere quanto una storia scritta" L'attenzione più autentica siamo noi
Informazioni personali
- apritisangia
- Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento