di
Bruno Canali
LAIVES Una separazione, così come la perdita del lavoro e
le pensioni troppo basse a fronte di affitti sempre più alti: questi
gli ingredienti esplosivi che contribuiscono in maniera drammatica a
gettare intere famiglie nel baratro dell'indigenza e del bisogno. Ne
sanno qualcosa i volontari del gruppo missionario di Laives che fanno
funzionare il punto "alimentiamo la solidarietà" in via Innerhofer, dove
distribuiscono derrate alimentari ma anche vestiario e mobili.
«Attualmente sono un centinaio le famiglie che si rivolgono
periodicamente a noi - dice Enzo Guderzo, presidente del gruppo
missionario di Laives - per un totale di circa 180 persone. Questo mese
di dicembre poi assistiamo ad un incremento di richieste, diverse delle
quali anche da vari centri della Bassa Atesina, dove - ci dicono - un
servizio del genere non esiste. Noi del gruppo missionario siamo
attualmente in 47 e, tanto per fare un esempio, questo mese abbiamo già
distribuito derrate alimentari per un valore di 4.162 euro e dicembre
non è ancora finito». Sbaglia di grosso chi pensa che a rivolgersi ad
“alimentiamo la solidarietà” del gruppo missionario siano solo
extracomunitari o gente che vive borderline, come i mendicanti. Guderzo
conferma che invece sono tante anche le famiglie locali a trovarsi
sempre più in difficoltà. «Ricordo che iniziammo 5 o 6 anni fa con poche
famiglie - continua Enzo Guderzo - e oggi, come detto, siamo ad un
centinaio di media. Quello a cui assistiamo insomma, è un aumento
progressivo della povertà e del bisogno. Le separazioni ad esempio,
talvolta gettano l'uomo sotto la soglia della sopravvivenza, così come
vediamo diversi anziani che non sono più in grado di pagare neppure
l'affitto con la misera pensione percepita. Ad un paio di persone
abbiamo anche pagato la cauzione per poter affittare un appartamento,
altrimenti sarebbero rimasti per strada con tutta la famiglia, così come
si rivolgono a noi da qualche tempo anche coloro che non hanno più i
soldi per pagare le spese condominiali o il pranzo alla Caritas di
Bolzano, anche se costa un euro». Qualche nota positiva: i ragazzi del
centro Don Bosco che hanno preparato 33 sacchetti di Natale con biscotti
da distribuire ai bisognosi e i fondi per le missioni grazie al buon
cuore della gente che Guderzo ringrazia e due operai del cantiere
comunale che passeranno le ferie in Indonesia per installare una rete
idrica dove opera padre Pietro Dori, già cappellano a Laives. Alto Adige Alto Adige22-12-12
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