Informazioni personali

Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001

sabato 22 dicembre 2012

Aumentano i poveri In 180 si rivolgono al gruppo missionario

di Bruno Canali
LAIVES Una separazione, così come la perdita del lavoro e le pensioni troppo basse a fronte di affitti sempre più alti: questi gli ingredienti esplosivi che contribuiscono in maniera drammatica a gettare intere famiglie nel baratro dell'indigenza e del bisogno. Ne sanno qualcosa i volontari del gruppo missionario di Laives che fanno funzionare il punto "alimentiamo la solidarietà" in via Innerhofer, dove distribuiscono derrate alimentari ma anche vestiario e mobili. «Attualmente sono un centinaio le famiglie che si rivolgono periodicamente a noi - dice Enzo Guderzo, presidente del gruppo missionario di Laives - per un totale di circa 180 persone. Questo mese di dicembre poi assistiamo ad un incremento di richieste, diverse delle quali anche da vari centri della Bassa Atesina, dove - ci dicono - un servizio del genere non esiste. Noi del gruppo missionario siamo attualmente in 47 e, tanto per fare un esempio, questo mese abbiamo già distribuito derrate alimentari per un valore di 4.162 euro e dicembre non è ancora finito». Sbaglia di grosso chi pensa che a rivolgersi ad “alimentiamo la solidarietà” del gruppo missionario siano solo extracomunitari o gente che vive borderline, come i mendicanti. Guderzo conferma che invece sono tante anche le famiglie locali a trovarsi sempre più in difficoltà. «Ricordo che iniziammo 5 o 6 anni fa con poche famiglie - continua Enzo Guderzo - e oggi, come detto, siamo ad un centinaio di media. Quello a cui assistiamo insomma, è un aumento progressivo della povertà e del bisogno. Le separazioni ad esempio, talvolta gettano l'uomo sotto la soglia della sopravvivenza, così come vediamo diversi anziani che non sono più in grado di pagare neppure l'affitto con la misera pensione percepita. Ad un paio di persone abbiamo anche pagato la cauzione per poter affittare un appartamento, altrimenti sarebbero rimasti per strada con tutta la famiglia, così come si rivolgono a noi da qualche tempo anche coloro che non hanno più i soldi per pagare le spese condominiali o il pranzo alla Caritas di Bolzano, anche se costa un euro». Qualche nota positiva: i ragazzi del centro Don Bosco che hanno preparato 33 sacchetti di Natale con biscotti da distribuire ai bisognosi e i fondi per le missioni grazie al buon cuore della gente che Guderzo ringrazia e due operai del cantiere comunale che passeranno le ferie in Indonesia per installare una rete idrica dove opera padre Pietro Dori, già cappellano a Laives. Alto Adige Alto Adige22-12-12

Nessun commento:

Posta un commento