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domenica 30 dicembre 2012

Arrivano gli “sconti figlio” Fino a 1.000 euro per bebè


Legge di stabilità: detrazioni in aumento nel 2013 per tutte le famiglie con prole Dall’operaio al medico, ecco i conti. Maggiorazione per chi ha bambini disabili 

ROMA Arrivano a sfiorare un massimo di 1.000 euro le detrazioni «reali» per i nuovi nati che scatteranno nel 2013. Lo sconto più alto, precisamente di 963 euro (237 in più rispetto alla normativa vigente), sarà riservato a chi ha un reddito inferiore ai 20.000 euro lordi l’anno, pressappoco quello di un giovane operaio, di una maestra di nido o di un bracciante agricolo. Ma qualcosa rimane anche per chi ha reddito fino a 60.000 euro, come i medici, o sopra questa soglia, come i dirigenti. Sono questi i calcoli della detrazione reale che - secondo la Consulta dei Caf - i contribuenti si troveranno in tasca in base all’aumento previsto dalla legge di stabilità da ieri in Gazzetta Ufficiale. Le nuove norme portano da 800 a 950 euro le detrazioni nominali per i figli sopra i tre anni, da 900 a 1.220 per quelli sotto i tre e da 220 a 400 euro la maggiorazione per chi ha un figlio disabile. Ma il meccanismo reale prevede un decalage al crescere del reddito. Dai conti reali emerge, comunque, che le detrazioni aumentano per tutte le tipologie di famiglie con uno o più figli a carico, con un massimo compreso fra i 400 e i 500 euro in più nel caso di bambini disabili. Ecco le detrazioni in alcuni casi tipici suddivisi per reddito famigliare. Sconto bebè. Con un figlio appena nato, lo sconto fiscale reale di 963 euro applicato ai redditi sotto i 20.000 euro, si protrarrà fino al terzo compleanno del bambino. In caso di due figli piccoli, la detrazione viene più che raddoppiata e arriva a 1.996 euro. Per i redditi tra i 35.000 e i 40.000 euro, quello degli impiegati di banca o dei funzionari pubblici di medio livello, la detrazione oscilla invece per i bambini più piccoli sui 700 euro. Si scende invece a 578 euro per i redditi fino a 50.000 euro e a 449 per salari tra i 50.000 e i 60.000 euro (111 euro in più rispetto alla normativa attuale). Impiegato con due figli. Per gli impiegati della pubblica amministrazione (con un reddito sotto i 30.000 euro), in una famiglia tipo con due figli entrambi sopra i tre anni, gli sconti ammontano a 1.382 euro, 218 in più di oggi. Nel caso di tre figli si sale a 2.166 euro, mentre per un figlio solo la detrazione è calcolata in 650 euro l’anno. Medico con tre figli. Nel caso di una famiglia con tre bambini, uno sotto i tre anni e gli altri due più grandi, il cui reddito sia compreso tra i 50.000 e i 60.000 euro (quello di un medico pubblico ad esempio) le detrazioni passeranno dagli attuali 1.414 euro ai 1.622 previsti dal prossimo anno, con un guadagno di 208 euro. Con la stessa composizione famigliare ma con un reddito tra i 25.000 e i 30.000 euro (per esempio quello di un insegnante) la detrazione è invece di 2.371 euro, 304 in più di quella in vigore. Figli disabili. La differenza maggiore tra la vecchia e la nuova normativa la sentiranno le famiglie con un bambino disabile. Per i redditi più bassi, quelli sotto i 20.000 euro, e un figlio sotto i tre anni lo sconto arriva a 1.397 euro, 513 in più dell’attuale. Si passa a 1.304 euro se gli introiti annuali sono di 25.000 euro e a 1.211 se il reddito sale a 30.000. Lo sconto minimo per chi guadagna più di 60.000 euro è di 652 euro (239 in più di oggi). Se il bambino ha più di tre anni, si va da una detrazione massima di 1.239 euro per i redditi bassi (434 in più dell’attuale normativa) a 578 euro per i redditi più alti (203 in più rispetto ad oggi).
Alto Adige 30-12-12

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