Duro il vicepresidente Jellici: «Austriaci scorretti e inaffidabili:
applicheremo le penali. Dal primo dicembre stop ai voli»
Air
Alps non intende arrendersi facilmente: «Continueremo - si legge in un
comunicato a firma dell’ ad Oliver Ladurner - ad offrire voli tra
Bolzano e Roma Fiumicino. Anche in futuro verrà garantito un servizio di
linea da lunedì a venerdì, di mattina e sera. Il fine settimana ci sarà
un volo al giorno. La continuità dei voli tra Bolzano e Roma è un
investimento per il futuro. Apprezziamo l’iniziativa della Provincia di
voler rinnovare il contratto di cooperazione esistente dal 2009, scaduto
a fine Novembre. In mancanza di una solida base giuridica per il
rinnovo senza gara d’appalto, abbiamo quindi deciso di continuare ad
offrire un servizio di linea senza sovvenzioni pubbliche con un
programma di voli tagliato. Bolzano continuerà ad essere la nostra base e
parteciperemo alla gara d’appalto per restare partner dell‘Alto Adige».di
Massimiliano Bona
BOLZANO Gianfranco Jellici, vicepresidente di Abd e
uomo di fiducia dell’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann,
ha mediato per mesi con i vertici di Air Alps e dopo aver strappato,
anche per iscritto, la promessa di una prosecuzione del servizio per
altri sei mesi (oltre la scadenza naturale del contratto, fissata al 30
novembre) si era messo il cuore in pace. L’improvviso dietrofront degli
austriaci (la partecipazione altoatesina è pressochè ininfluente) lo ha
infastidito, al punto da fargli dire ieri che «è meglio restare una
settimana senza voli che proseguire con una società guidata da manager
scorretti e inaffidabili». Ieri le due parti non si sono nemmeno sentite
e la nuova proposta di Air Alps- inviata in mattinata anche ai media - è
stata rigettata da Abd e dalla Provincia senza tentennamenti. Il
risultato di questo estenuante braccio di ferro è che se
l’amministratore delegato della compagnia d’oltre Brennero Oliver
Laduner non cambierà idea (e rispetterà i patti) entro venerdì dallo
scalo bolzanino non ci saranno più voli per la capitale da sabato primo
dicembre. A spiegare le ragioni di questo nuovo irrigidimento dei
rapporti - dopo quello di gennaio - è stato il vicepresidente di Abd
Jellici. Dottor Jellici, come valuta la proposta di Air Alps di ridurre
da 4 a 2 i voli per Roma dal lunedì al venerdì e da 2 a 1 i viaggi nel
weekend? «Si tratta di una proposta irricevibile che abbiamo già
rispedito al mittente. Ma a stabilirlo non è l’Abd ma il contratto -
firmato dall’Enac - che prevede quattro rotazioni, e non due, nei giorni
feriali e due nel weekend. Per inciso: non può essere Air Alps a
dettare le condizioni dell’offerta. O gli austriaci accettano tutto il
pacchetto oppure non se ne fa nulla». Ma cosa dice l’Enac a riguardo?
«Ci siamo confrontati con la dottoressa Giovanna Laschena, responsabile
per le gare europee e i servizi, e le abbiamo chiesto di inviare una
lettera ad Air Alps nella quale saranno illustrate le ragioni per cui la
compagnia austriaca non può comportarsi come meglio crede». Air Alps ha
firmato un accordo nel quale si impegna a garantire i voli attuali
anche da dicembre in poi? «Certamente. Un impegno irrevocabile a
lavorare in regime di proroga del contratto in essere». La compagnia
austriaca dice, in un comunicato, di voler continuare a offrire un
servizio di linea senza sovvenzioni pubbliche con un programma di voli
ridotto. La Provincia ha tagliato i fondi? «Macchè. Le condizioni
proposte sono le stesse. I contributi annuali sono di circa 1,2 milioni
di euro e quindi, per la proroga di sei mesi, la Provincia è disposta a
pagare la metà. Questo dietrofront è del tutto immotivato». Cosa
contesta ad Air Alps? «Se la compagnia austriaca avesse intenzione di
gettare la spugna perchè ritiene questa rotta poco redditizia non avrei
nulla da eccepire. A farci arrabbiare è stata la decisione di dare
forfait ad una manciata di giorni dalla scadenza del contratto. Se solo
ce lo avessero detto venti giorni fa non avremmo avuto problemi a
trovare un altro vettore in tempo utile. Il management della società è
stato scorretto. E si conferma poco affidabile». La Provincia è
intenzionata, a questo punto, ad applicare le pesanti penali previste
dal contratto? «Non sarà la Provincia ma l’Enac a farlo. Noi faremo i
conti sulla base dei voli cancellati senza la necessaria autorizzazione.
E le penali, per quanto accaduto tra gennaio e febbraio, sono elevate».
Secondo lei Air Alps fa semplice pretattica? «Non voglio chiamarlo
ricatto, ma sicuramente ha tirato troppo la corda senza rendersi conto
che non saremo noi a restare con il cerino in mano». Quindi dal primo
dicembre non ci saranno più voli da Bolzano a Roma e ritorno? «Se Air
Alps non tornerà sui suoi passi e manterrà gli impegni presi non se ne
parla nemmeno». La compagnia austriaca sta rischiando il tutto per
tutto, anche per la necessità di far quadrare i conti. Lo scalo
bolzanino da gennaio a settembre, complice anche lo stop dello scorso
mese di gennaio, ha fatto registrare un calo tanto dei voli (-17,6%)
quanto dei passeggeri (-30%). Questi ultimi, a fine anno, dovrebbero
attestarsi attorno a quota 55 mila. Il coefficiente di riempimento
dell'aeromobile è precipitato dal 70 al 48 per cento. Di qui
l’imperativo di mantenere solo i voli più remunerativi.
Alto Adige 28-11-12
"Materiale ben raccolto e ordinato può valere quanto una storia scritta" L'attenzione più autentica siamo noi
Informazioni personali
- apritisangia
- Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento