ROMA Dal bonus per le ristrutturazioni edilizie che passa dal 36 al 50% al Fondo per la crescita. Sono alcune delle misure contenute nel decreto sviluppo varato dal consiglio dei ministri che mobiliterà risorse fino a 80 miliardi di euro. Le coperture arriveranno dall’armonizzazione del prelievo fiscale sulle polizze assicurative delle compagnie estere e dai tagli lineari alle amministrazioni centrali. BONUS RISTRUTTURAZIONI. Il bonus per le ristrutturazioni edilizie sale dal 36 al 50% con un tetto di spesa di 96mila euro ma solo fino al 30 giugno 2013. BONUS ENERGIA. Per le spese di riqualificazione energetica degli edifici sostenute dall’1 gennaio al 30 giugno 2013 la detrazione scende dal 55 al 50. Fino al 31 dicembre 2012 resta valida la detrazione pari al 55%. FONDO PER LA CRESCITA. Arriva il Fondo per la crescita sostenibile che abroga circa 43 forme di incentivi alle imprese. Si andranno a recuperare circa 650 milioni di euro nel 2012, più altri 200 milioni negli anni successivi. Disponibili anche le risorse del «Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI)» istituito presso la Cdp stimabili in circa 1,2 miliardi di euro. AGENZIA PER ITALIA DIGITALE. A cui vengono attribuite tutte le funzioni svolte finora da diversi enti in materia di innovazione tecnologica. Avrà il compito di coordinare le politiche e le strategie di diffusione delle nuove tecnologie. EDILIZIA, AUTORIZZAZINI SEMPLIFICATE. In caso di interventi edilizi soggetti alla Scia (segnalazione certificata di inizio attività) o alla Dia (denuncia di inizio attività) viene generalizzata la possibilità di sostituire atti e pareri formali con autocertificazioni di tecnici abilitati. SERVIZI PUBBLICI LOCALI. Si punta ad accelerare la riorganizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica in ambiti territoriali ottimali e omogene. SPENDING REVIEW. Obbligo di pubblicare su Internet dati e informazioni sulle somme di danaro superiori a 1.000 euro erogate a qualsiasi titolo (forniture, consulenze, sovvenzioni, contributi e incentivi) dalla pubblica amministrazione a imprese e altri soggetti economici. PIANO NAZIONALE CITTÀ. Per interventi di riqualificazione delle aree urbane relativi a nuove infrastrutture, alla costruzione di parcheggi, alloggi e scuole, grazie al reperimento di risorse pubbliche (di cui 225 milioni di euro subito disponibili). A coordinare sarà una Cabina di regia (operativa presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e composta dai soggetti istituzionali interessati). PORTI. Destinata ai porti, nel limite massimo di 70 milioni euro annui, parte dell’Iva e delle accise (1%) in essi prodotte attraverso le operazioni portuali di import-export di merci. CREDITO IMPOSTA PER NUOVE OPERE. Permesso ai Comuni di utilizzare, per la realizzazione di opere infrastrutturali necessarie per migliorare i servizi pubblici, i crediti d’imposta senza la limitazione fissata in circa 500 mila euro annui. Viene inoltre elevata dal 50% al 60% la quota dei lavori che i concessionari, titolari di concessioni assentite prima del 30 giugno 2002 sono tenuti ad affidare attraverso procedure di evidenza pubblica. GIUSTIZIA. Fissata a 6 anni la durata massima dei processi: 3 anni in primo grado, 2 in appello, 1 in Cassazione. Per ogni anno in più ci sarà un indennizzo tra i 500 e i 1.500 euro. Previsto un filtro di inammissibilità che si basa su una «prognosi di non ragionevole fondatezza del ricorso». A decidere sarà lo stesso giudice di appello che tratterà il ricorso e che sarà, dunque, chiamato in via preliminare a valutare l’ammissibilità.
Alto Adige 16-6-12
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