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mercoledì 14 marzo 2012

Puc, pratica “arretrata”


Il nuovo è in lista d’attesa, il vecchio non è in internet 

BRUNO CANALI
 LAIVES. Il Comune di Laives è rimasto tra i pochi che ancora non hanno messo il proprio piano urbanistico comunale (Puc) in internet. Qualcuno ricorda una versione di qualche anno addietro, ma poi un problema informatico avrebbe mandato all’aria tutto il lavoro.
 A lamentarsi della lacuna sono continuamente gli operatori del settore e tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, hanno necessità di verificare ad esempio la destinazione urbanistica di qualche area o gli indici di cubatura che il Puc assegna e relativi regolamenti, dati essenziali per coloro che programmano iniziative o attività sul territorio comunale.
 Dicono ad esempio alcuni operatori immobiliari del capoluogo: «Bolzano, così come molti altri piccoli comuni della provincia ha il Puc in rete e in questo modo lo si può consultare stando in ufficio. Per quello di Laives invece o si va direttamente all’ufficio urbanistica comunale o sul sito della Provincia dove si trovano anche, di norma, questi piani fondamentali».
 All’ufficio urbanistica comunale la spiegano così: qualche anno fa in rete c’era anche il Puc di Laives. Poi la Provincia ha imposto di uniformarli tutti e così è stato avviato un impegnativo lavoro di digitalizzazione dei documenti. La sfortuna però ci avrebbe messo del suo sotto forma di un fulmine che avrebbe mandato in tilt il server e con lui tutto il lavoro di catalogazione e inserimento dati.
 Altra necessità, per un Comune delle dimensioni di Laives, sarebbe avere prima o poi un ufficio “Gis” ovvero dedicato specificatamente alle mappe, perchè a quanto pare gli operatori ne sentono l’esigenza.
 Tornando alla digitalizzazione e messa in rete del Puc, meglio, a quanto pare, hanno fatto invece i comuni limitrofi di Bronzolo e Vadena, che questa operazione l’hanno predisposto da qualche tempo.
 E rimandendo in tema, a Laives l’appuntamento più importante rimane quello con il nuovo Puc: quello vecchio è scaduto da qualche anno e l’iter per la revisione, affidato a uno studio di architettura veneto, dopo l’inizio sembra avere subito un rallentamento, quando non una battuta di arresto, tanto che fra le buone intenzioni che si rintracciano nelle varie relazioni accompagnatorie del bilancio di previsione 2012, vi è proprio la volontà di rimettere in moto al più presto la procedura. Si tratta di temi parecchio impegnativi, che sarà chiamato ad affrontare il neo assessore “esterno” per la Svp, Giovanni Seppi, esperto nel campo dell’edilizia privata.
Alto Adige 14-3-12

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