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venerdì 13 gennaio 2012
Zona scolastica San Giacomo: consiglio spaccato
San Giacomo. Se ne occuperanno i comuni di Laives e Bolzano con un’opzione di “abbandono”
BRUNO CANALI
LAIVES. Avanti con fiducia per il futuro della zona scolastica di San Giacomo? A guardare la polemica emersa l’altra sera in consiglio comunale a Laives non sembrerebbe proprio: parecchi i dubbi sulla convezione con Bolzano.
Tutto prende le mosse dalla necessità, imposta per legge, di sciogliere il consorzio tra Laives e Bolzano che fin qui ha garantito la gestione della zona scolastica di San Giacomo. Al suo posto, il consiglio comunale di Laives (d’accordo con Bolzano) ha approvato una convenzione in base alla quale, sostanzialmente, i due Comuni si impegnano a continuare nella gestione della zona per i prossimi 9 anni in base ai rispettivi alunni frequentanti. Viene prevista - nella convenzione - anche la possibilità che uno dei due comuni possa decidere di lasciare: a quel punto l’altro, che continuerà a gestire la scuola, dovrà rifondere a chi lascia la metà del valore degli immobili e, come si può immaginare, si tratterebbe di qualche milione di euro.
A dare il via ai dubbi è stato il consigliere Roberto Ceol: «Nella convenzione bisognava prevedere perlomeno che chi lascia riceva esclusivamente i soldi che ha speso nella scuola, tolti i contributi provinciali o statali. Sappiamo che Bolzano non ha grande interesse a continuare la gestione della scuola di San Giacomo perché sono pochi i suoi alunni che la frequentano. Se tra 9 anni o prima il capoluogo deciderà di defilarsi, a Laives toccherebbe pagargli la metà del valore degli immobili. E’ un’ipoteca sul nostro futuro».
La pensa diversamente il consigliere del Pd Fabrizio Oliver, secondo il quale «se Bolzano ha accettato la convenzione significa già che non ha intenzione di lasciare prima dei 9 anni e quindi c’è il tempo per studiare una soluzione a più lunga scadenza. Intanto per Laives ci sono solo vantaggi e non è pensabile che Bolzano punti a una speculazione economica ai danni di Laives».
Di convenzione «altamente rischiosa per Laives» ha parlato Christian Bianchi (Pdl) e qualche dubbio lo ha avanzato pure Robert Tezzele (Svp), sempre per i possibili risvolti economici legati all’ipotesi che Bolzano decida di lasciare. Tutti hanno convenuto che occorrerà tenere il Comune di Bolzano “legato” per il futuro, anche oltre i 9 anni di validità della convenzione.
La discussione, a tratti, è stata molto animata e alla fine il centrodestra ha deciso di abbandonare l’aula in polemica con la maggioranza. Il tentativo di far mancare il numero legale (16 consiglieri) è però fallito perchè alcuni esponenti d’opposizione sono invece rimasti al loro posto pur votando contro la convenzione e così la delibera è passata senza problemi, come stabilito dalla giunta comunale. Dunque il consorzio tra Laives e Bolzano, che per tanti anni ha gestito la zona scolastica di San Giacomo verrà sciolto e, sulla base della convenzione approvata, Laives e Bolzano continueranno per altri 9 anni a garantirne la gestione.
Alto Adige 13-1-12
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