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venerdì 20 gennaio 2012
Piloti e hostess: «Abbandonati da Air Alps»
I dipendenti: nessuno ci vuole dire cosa stia accadendo. Oggi picchetto all’aeroporto
DAVIDE PASQUALI
BOLZANO. Sono 23 fra piloti, assistenti di volo e hostess. Vivono a Bolzano, Roma, Parma, Trieste. Venerdì la compagnia Air Alps ha cambiato i loro turni mensili e li ha messi in stand-by. Poi non hanno saputo più nulla. Per questo oggi alle 16 manifesteranno all’aeroporto.
Non sanno se hanno ancora un lavoro. Non sanno se potranno pagare il mutuo della casa o dar da mangiare ai loro figli in arrivo. Non sanno se la loro compagnia aerea esiste ancora o meno. Non sanno se Air Alps possieda ancora l’autorizzazione al volo in Austria o se i suoi velivoli non possano più decollare. Non sanno se la loro società è fallita, se è insolvente, o cos’altro. Non sanno se verranno messi in cassa integrazione, in quanti, dove, quando, perché.
A raccontarlo è uno dei piloti di Air Alps. Lo si potrebbe citare per nome e cognome, ma per evidenti motivi qui non li si scriverà. La situazione è troppo delicata. Venerdì sera, il nostro comandante si trovava a Bolzano. Si sarebbe dovuto imbarcare sulla macchina di Air Alps diretta a Roma. Stava mangiando un toast al bar dell’aeroporto in attesa dell’imbarco dei passeggeri. Lo hanno interrotto con una telefonata sul cellulare: non si decolla più per Roma, vai a Innsbruck e parcheggia lì l’aeromobile. «Senza alcuna ulteriore spiegazione, niente di niente», specifica.
Qualcosa di simile è accaduto agli altri colleghi piloti, agli assistenti di volo, alle hostess della società austriaca. I dipendenti italiani sono una trentina, sui quarantaquattro totali della compagnia, fra i quali ci sono anche austriaci. «Abbiamo soltanto ricevuto una comunicazione riguardo al cambio dei turni mensili. Ci è stato annunciato via e-mail che siamo in stand-by e che dobbiamo tenerci a disposizione. Siamo reperibili».
Nessuna ulteriore spiegazione sul perché o sul futuro. Si sono ovviamente tentate le vie ufficiali, e anche quelle sindacali, soprattutto con l’appoggio della Uil. Niente.
Ieri, la stessa Provincia di Bolzano e lo stesso Ente nazionale aviazione civile ancora non erano riusciti a entrare in possesso di alcuna notizia certa riguardo alla richiesta inoltrata al ministero dei trasporti viennese sulla licenza di volo eccetera. Il buio totale.
Dopo la notizia data ieri dal nostro giornale riguardo alla soppressione dei bus di collegamento per il Catullo di Verona, nessuna nuova nemmeno per quanto riguarda i passeggeri. Tranne la brutta scoperta che alcuni voli ex Air Alps, per la precisione i Malpensa-Salerno, vengono attualmente operati da vettori stranieri per conto di Alitalia. Si tratta della Carpat Air, una linea regionale rumena con sede a Timisoara. Come mai in quel caso ci si possa servire di un’altro vettore mentre su Bolzano non sia possibile, rimane un mistero.
Dopo l’ennesimo scambio di e-mail fra comandanti, co-piloti, assistenti di volo e hostess, si è deciso di scendere in campo. «Oggi alle ore 16 ci troveremo in 23 all’aeroporto, per manifestare la nostra preoccupazione e chiedere una mano d’aiuto a chi può». I dipendenti Air Alps vogliono solo sapere, conclude il pilota, «se abbiamo ancora un lavoro».
Altrimenti - ma questa è solo una considerazione di chi scrive - sarebbero probabilmente ben lieti di mettersi a disposizione della futura compagnia che opererà su Bolzano. Sia essa quella dei Gostner o di chiunque altro.
Alto Adige 20-1-12
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