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lunedì 16 gennaio 2012
meglio investire nei treni
BOLZANO. «La prospettiva che per i prossimi mesi l’aeroporto di Bolzano rimanga sostanzialmente fermo può essere un’ultima occasione per ripensare radicalmente le priorità delle politiche sulla mobilità». Lo sostiene l’assessore comunale ai Lavori pubblici Luigi Gallo.
Dichiara: «Siamo in presenza di un grande problema di raggiungibilità della nostra terra, inutile negarlo, che però non si può risolvere puntando ancora a rianimare un progetto - quello aeroportuale - che non è più sostenibile. L’ alternativa che deve essere perseguita con decisione dalla Provincia deve essere invece quella di puntare in maniera massiccia sul trasporto ferroviario aprendo un confronto serio e duro con le Ferrovie e con il Ministero per rafforzare il trasporto ferroviario da e per Bolzano, investendo se necessario anche risorse pubbliche provinciali sul trasporto ferroviario e non su quello aereo».
L’aeroporto di Bolzano, sostiene invece in una nota l’Idv bolzanina, «è da sempre oggetto di grandi questioni politiche, economiche, ambientali e di effettiva necessità per la cittadinanza. Il fallimento di Air Alps, che ormai sembra irreversibile, mette un’altra croce sul progetto di allungamento della pista». L’Idv ritiene «necessario che venga rivista tutta la politica di gestione dello scalo».
Dopo il fallimento Air Alps deve essere ripensato il ruolo dello scalo bolzanino
L’aeroporto di Bolzano è da sempre oggetto di grandi questioni politiche, economiche, ambientali e di effettiva necessità per la cittadinanza.
Il fallimento di Air Alps, che ormai sembra irreversibile, mette un’altra croce sul progetto di allungamento della pista che da anni riempie le pagine dei quotidiani.
Dato che la compagnia aerea che garantiva i voli da e per Bolzano è in fallimento, i soldi pubblici spesi difficilmente torneranno nelle casse dell’amministrazione e difficilmente si potrà trovare un’altro vettore che impegni Bolzano, noi dell’Italia dei Valori riteniamo necessario che venga rivista tutta la politica di gestione dello scalo bolzanino.
Noi siamo certi che non è di alcuna utilità sociale un aeroporto dove prendere un volo per Roma e ritorno costi centinaia di euro.
Non c’è da stupirsi se i voli non sono pieni e se poi alla società mancano i fondi per pagare le tasse. Non sarà di alcuna utilità sociale un aeroporto con una pista allungata per velivoli che possono coprire tratte maggiori se il costo del biglietto sarà di centinaia di euro più alto che al Catullo di Verona.
Considerando anche che un progetto simile - con tutte le problematiche di inquinqmento atmosferico ed acustico - lo si vuole portare a termine in una zona densamente popolata, si impone qualche riflessione in più.
Oltretutto, di soldi pubblici ne sono solo stati spesi, finora, e non ne sono rientrati, quindi per i cittadini è stato solo un danno.
Riteniamo, insomma, che deve essere rivista la funzione dello scalo di Bolzano in relazione alla politica di mobilità. Se l’aeroporto non è utile alla cittadinanza, ma è solo un problema, si prenda in seria considerazione la sua chiusura.
La maggior parte dei cittadini dell’Alto Adige, come peraltro è avvenuto finora, ne riescono a fare benissimo a meno.
Rocco Cutrupi Italia dei Valori BOLZANO
Alto Adige 16-1-12
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