LAIVES. Alla farragine burocratica nei rapporti con il Comune di cui si lamentano anche in questi giorni gli artigiani locali, contribuisce in maniera decisiva anche il regolamento edilizio comunale. Si tratta di un documento che stabilisce le regole in materia edilizia, solo che quello di Laives è talmente datato oramai, da risultare abbastanza anacronistico e comunque, non al passo con i tempi, che richiederebbero invece procedure più snelle.
Il paradosso della questione (emerso anche durante l’ultima riunione del consiglio comunale) è che da anni, tutti gli amministratori comunali che si sono succeduti in via Pietralba, si sono dichiarati d’accordo sulla necessità di rimettere mano al regolamento edilizio, salvo poi “dimenticarsene”.
A tornare sull’argomento è stato il consigliere della Lega nord Marco Franceschini: «Nel nostro regolamento edilizio - ha affermato in consiglio comunale - vi sono disposizioni che oramai nessun altro comune ha più. Ad esempio il fatto di dover chiedere concessioni edilizie per installare una insegna di pochi decimetri di lato, oppure una tenda parasole su un poggiolo. È evidente che in questa maniera si carica la commissione edilizia comunale di ulteriore lavoro e i tempi si allungano. Il regolamento insomma è da rivedere». Nuovamente tutti d’accordo in aula e forse è la volta buona che si farà.
Alto Adige 14-1-12
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