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lunedì 16 gennaio 2012

Il pane? Lo vende il distributore


Tutto automatico. Sette giorni su sette, domenica compresa 

DAVIDE PASQUALI
 BOLZANO. È il primo distributore automatico di pane non solo in città ma in tutto l’Alto Adige. Uno dei primi a livello nazionale. Apre i battenti dalle 6 e 30 del mattino alle 19 e 30 di sera, sette giorni su sette, festivi compresi. Domeniche comprese. È stato aperto per prova in via Novacella, senza pubblicità e senza clamore. Ma funziona egregiamente, tanto che i titolari stanno pensando di aprire altri punti vendita, specie nei nuovi rioni sprovvisti di servizi: Casanova e Firmian. Il pane si vende al pezzo, 20 centesimi. Accanto alla macchinetta c’è pure il distributore automatico di latte in bottiglia.
 Se non sai che esiste e non abiti in zona, l’unica per trovartelo davanti è transitare per caso in via Novacella. Sulla vetrata esterna c’è scritto “Mister Bäcker Self”. Sotto c’è il logo del panificio Eisenstecken di Caldaro. Sul vetro fanno bella mostra di sé anche i loghi Mila, Senfter e Casa Modena, perché il distributore accanto a quello del pane vende anche latte e panini imbottiti.
 Tutto è videosorvegliato da una telecamera, per sicurezza, certo, ma anche perché in futuro verrà installato un sistema di apertura e chiusura della porta a distanza. Tramite telefonino smartphone, il titolare, una volta verificata l’assenza nel negozio di clienti, a tarda sera potrà chiudere la porta automaticamente, senza doversi recare sul posto di persona. L’intenzione sarebbe di tenere aperto anche la sera. Non la notte, per ovvi motivi: qualcuno andrebbe a dormirci dentro.
 Come racconta il contitolare assieme ad Eisenstecken, il bolzanino Mario Cappuzzo, «l’idea ci è venuta due anni fa. In Veneto ha sede una ditta che produce i distributori. Abbiamo ottenuto l’esclusiva per la provincia di Bolzano e siamo partiti un po’ in sordina, apposta perché volevamo vedere come andava». Il panificio Eisenstecken ha la fortuna di produrre pane per la ristorazione, quindi lavora anche nei festivi e pure la domenica. Però, aprire un negozio di domenica non è seplice, e costa molto perché al personale devi pagare il festivo. Così, invece, le spese sono ridottissime. «Vendiamo panini al pezzo, il peso garantito è di 52 grammi l’uno. Quattro euro al chilo, meno che in negozio. Un panino costa 20 centesimi. Premetto che è tutto a norma, e che l’Asl ha effettuato tutti i controlli e i monitoraggi del caso». Proprio durante i controlli, ai tecnici Asl è successo quanto segue: «Si sono recati al distributore in nostra assenza e lì hanno trovato una signora sui 75, che gli ha spiegato per filo e per segno come funziona». Perché pare che i più entusiasti siano proprio loro, gli anziani, «la cui percentuale in zona è molto elevata». Il distributore funziona così: si inseriscono le monete: venti cent per un panino, quaranta per due, un euro per cinque. Si apre uno sportellino, da cui si preleva il sacchetto, che si deve posizionare sotto alla bocchetta di uscita dei panini. La macchina è intelligente, quindi superato il limite di capienza del sacchetto, l’erogazione si interrompe, per permettere al cliente di prendere un altro sacchetto. La macchinetta viene caricata quotidianamente, dopo pulizia tramite aspirapolvere. Tranne il giorno di natale, finora è sempre stata in funzione.
Alto Adige 15-1-12

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