Entro due settimane un risposta ufficiale o scatta l’azione legale
BOLZANO. Nuovo vertice ieri in Provincia per fare il punto sulle procedure necessarie per risolvere il vuoto sulla pista di San Giacomo lasciato dalla compagnia tirolese Air Alps che venerdì scorso ha improvvisamente sospeso ogni attività aerea senza mai uno straccio di comunicazione ufficiale. E così ieri dall’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, è scattato un vero e proprio ultimatum: “Entro due settimane - ha scritto l’Enac - deve arrivare a Bolzano una precisa presa di responsabilità di Air Alps oppure immediatamente verranno avviate le procedure legali per ingiustificata interruzione di servizio e della relativa concessione con richiesta di tutti i danni subiti”. E Bolzano è per ora l’unico scalo a dover sopportare disagi così pesanti se si considera che le altre tratte gestite in Italia da Air Alps sono già state riattivate o sono in procinto di esserlo. E’ accaduto infatti per il collegamento Milano-Malpensa/Salerno che già da lunedì scorso è stato riattivato con voli della compagnia romena Karpatair di Timisoara, mentre lo sarà dal prossimo 30 gennaio quel Parma/Roma-Fiumicino che verrà gestito dalla compagnia Air Vallèe di Aosta. Ma perché queste due tratte hanno già risolto i problemi lasciati in eredità dalla gestione di Air Alps? «Semplicemente perché - sostiene l’assessore Widmann - le compagnie subentranti avevano già il “quality check” da parte di Alitalia». Ed è per questo che i fratelli Gostner che già stanno ricercando i velivoli più idonei allo scalo bolzanino e lunedì costituiranno la loro compagnia aerea, sono anche a caccia di un partner che possa vantare analoghi titoli. E le procedure diventerebbero ancor più veloci. (o.d.)
Alto Adige 21-1-12
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