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venerdì 27 gennaio 2012

Air Alps vuole riprendere i voli


«Abbiamo soldi in cassa e non c’è alcun fallimento tanto che vogliamo riattivare la linea» 

ORFEO DONATINI 
BOLZANO. La compagnia aerea Air Alps vuole tornare a volare: parola di Urs Peter Koller, il finanziere svizzero che controlla la società. Ma a Bolzano sono prudenti: “Prima di qualsiasi nuovo decollo Air Alps dovrà pagare tutti i suoi debiti”. E all’aeroporto resta l’incertezza.
 La svolta, dopo che la compagnia aerea tirolese dallo scorso 13 gennaio ha interrotto tutti i voli di linea che collegavano l’aeroporto di San Giacomo con Roma Fiumicino, è arrivata a sorpresa ieri - in un’intervista al quotidiano austriaco Tiroler Tageszeitung - per bocca di Urs Peter Koller, proprietario della società finanziaria svizzera “Remi”, che controlla le compagnie aeree Welcome Air e Air Alps. «In questo momento - ha sottolineato infatti Koller - non si parla di fallimento, perché abbiamo ancora soldi in cassa». «Il nostro obbiettivo - ha sostenuto ancora il finanziere svizzero - è quello di tornare al più presto a volare tra Bolzano e Roma. Tanto che nei prossimi giorni intendiamo riprendere i voli di linea».
 E nel pomeriggio di ieri, dopo giorni e giorni di rigoroso silenzio, da Innsbrick è arrivata anche la notizia della nomina di un nuovo amministratore delegato straordinario della società: si tratta del capitano Oliver Ladurner, finora quality manager di Air Alps, ovvero il coordinatore del gruppo dei piloti della compagnia. La notizia è stata confermata anche dall’imprenditore sudtirolese Hans Krapf, uno dei componenti delle cordata di imprenditori altoatesini - guidata dal “re dello speck” Franz Senfter - che detiene il 15% della compagnia, mentre la Provincia di Bozlano ha un altro 4% e la Regione un 1%. «Si tratta - ha detto infatti Krapf - di un primo e importante passo nella giusta direzione. Il futuro di Air Alps dipende ora dal nuovo piano industriale. E’ chiaro che l’ultima parola ce l’ha comunque il socio di maggioranza svizzero. E’ chiaro del resto che, come soci di minoranza, abbiamo chiesto una piena verifica dell’entità e delle cause del passivo della società parallelamente all’elaborazione di un business plan serio che dia prospettive concrete al preannunciato riavvio operativo della società. Solo una volta verificate queste premesse - ha concluso Krapf - noi parteciperemo senza grandi problemi al necessrio aumento del capitale sociale. Anche perché il nostro interesse principale è quello che i voli tra Roma e Bolzano vengano ripresi al più presto, ma senza calpestare le ragioni e le richieste dei debitori altoatesini che in questo senso si sono già mossi».
 E così all’aeroporto di San Giacomo l’incertezza resta sovrana. Anche se i Gostner sono praticamente pronti, ma restano alla finestra.
Alto Adige 27-1-12

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