
Tutela insiemi, gravi ritardi
BRUNO CANALI
LAIVES. Nel 2004 la Provincia approvò i criteri per la tutela degli insiemi. Da quel momento i comuni avevano due anni per procedere con l’approvazione dei rispettivi elenchi. Laives invece deve ancora approvare questo elenco (pronto da oltre un anno) in consiglio comunale.
La questione - dopo mesi di oblìo - è tornata polemicamente di attualità in seguito alla presentazione del piano di attuazione per il complesso Gutleben di via Marconi. Si tratta di uno degli insiemi contenuti nell’elenco predisposto, ancora per la passata amministrazione comunale, dall’architetto Peter Costantini con l’archeologo Alberto Alberti. Il proprietario vuole procedere con la trasformazione in appartamenti della grande cubatura relativa al Gutleben (18.700 metri cubi) abbattendo gran parte dell’esistente. La polemica, ancora in atto a livello politico, è tra chi, in maggioranza, sarebbe orientato a dare via libera al piano e chi invece intende frenarlo per attendere che la tutela degli insiemi diventi operativa.
Che vi fosse un braccio di ferro in atto all’interno della stessa maggioranza si è capito anche recentemente, con il ritiro del piano di attuazione del Gutleben in consiglio comunale, nonostante le minacce di azioni legali per presunti danni da ritardo nella decisione. Anche tra commissioni non vi è stata visione unitaria: quella edilizia ha dato parere favorevole, quella urbanistica invece ha respinto il piano.
E la genesi di tutto è proprio nella mancata approvazione del piano per la tutela degli insiemi, piano in cui sono contenute le indicazioni necessarie affinché il consiglio comunale fissi dei paletti per la salvaguardia di parte dell’architettura che caratterizza il vecchio complesso affacciato su via Marconi. A tutt’oggi quindi, sul Gutleben non vi è alcuna prescrizione di tutela e quindi formalmente il proprietario dovrebbe poter abbattere ciò che ritiene opportuno, ovviamente nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche per la zona e con la concessione edilizia in mano.
«Da più di due anni stiamo lavorando al piano di attuazione del Gutleben - aveva dichiarato in consiglio comunale l’architetto Renzo Gennaro - una prassi pesante da sopportare vista la sequela di richieste di modifiche che ci hanno chiesto per accontentare varie esigenze. L’interesse dei proprietari è di realizzare nuovi alloggi e nessuno spazio per il terziario. Il piano salva anche un arco che si affaccia sulla via Marconi e tiene la facciata “pulita” come è oggi: non si capisce questa situazione di stallo».
Ciò che vale per il Gutleben - è il caso di ricordarlo - vale anche per tutti gli altre zone inserite negli insiemi.
Alto Adige 9-12-11
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