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martedì 13 dicembre 2011

Sui pendolari una bella stangata


Sui pendolari una bella stangata

 Dal 2005 sono un pendolare della linea ferroviaria del Brennero da Bolzano a Trento. Vado in stazione a Bolzano in bici, prendo il treno e giunto a Trento uso una seconda bicicletta per arrivare in ufficio. Non consumo benzina per muovermi, non mi serve un parcheggio, non faccio rumore e faccio un po’ di esercizio fisico ogni giorno. Credo che il mio sia un comportamento virtuoso e mi aspetterei che la Provincia di Bolzano lo sostenesse ed incentivasse. Ebbene, dal prossimo anno è previsto il passaggio al nuovo sistema di tariffazione del trasporto pubblico chiamata AltoAdige Pass. Come si legge nel sito del trasporto integrato (www.sii.bz.it) si tratta di «una nuova era per il trasporto pubblico locale in Alto Adige» con l’introduzione da febbraio 2012 di un abbonamento unico che «è vantaggioso per tutta la popolazione altoatesina». Mi aiuti a capire, forse i nostri amministratori hanno un concetto curioso della parola vantaggioso, ma nel mio caso con le nuove tariffe il vantaggio sarà che la spesa annua passerà dagli attuali 320 euro circa a 640 euro, con un aumento del 100%. Un bel vantaggio, non c’è che dire! È vero che le tariffe erano ferme da molti anni ed è vero anche che in un momento di crisi è giusto che tutti ci facciamo carico di qualche nuovo costo o scomodità, ma la variazione che si prospetta credo sia decisamente inaccettabile. Il problema inoltre è che l’aumento non avviene a parità di servizio, anzi. Nel corso degli anni abbiamo perso la possibilità di usare i treni IC e EC e regolarmente ad ogni nuovo orario invernale qualche treno regionale viene cancellato. Se a questo aggiungiamo il fatto che i costi per gli abbonamenti non sono più deducibili dalla dichiarazione dei redditi, si viene a disegnare in quadro complessivo abbastanza negativo per noi pendolari. Ritengo che sia compito della politica fare scelte ed indirizzare i comportamenti, particolarmente nei momenti di ristrettezze economiche. Se, ad esempio, la Provincia aumentasse la tassa di circolazione provinciale sui SUV ne dedurrei che si vuole disincentivare l’acquisto di tali veicoli inutilmente inquinanti. Se la Provincia invece raddoppia i costi per i pendolari, che non sono causa praticamente di nessuna nuova emissione, cosa sono legittimato a dedurne? E tutti quei proclami sulla mobilità sostenibile? Mi aspetterei infine, se non altro, la correttezza da parte dei nostri amministratori di dire che purtroppo la nuova riforma porterà qualche utente a pagare il doppio di quanto paga adesso ed assumersi la responsabilità delle scelte fatte davanti ai propri elettori. Di governi, a tutti i livelli, che amministrano a colpi di spot elettorali per un po’ io ne ho abbastanza.
Giuliano Lanzarini BOLZANO
Alto Adige 13-12-11

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