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mercoledì 14 dicembre 2011
S. Genesio, la funivia rilancia o chiude
S. Genesio, la funivia rilancia o chiude
FABIO ZAMBONI
BOLZANO. Entro la metà del 2012 sapremo se la funivia di San Genesio verrà ricostruita e rilanciata oppure se verrà smantellata definitivamente. La “sentenza” uscirà dalla querelle che vede di nuovo e come sempre di fronte Comune e Provincia.
Il problema è stato sollevato dall’assessore provinciale Thomas Widmann, che di fronte al salasso annuale rappresentato dalla copertura del deficit di gestione (quest’anno 500 mila euro), ha dato l’aut aut: o si rilancia l’impianto o si chiude. Sicché “la città delle funivie”, quella che nel 2008 ha festeggiato i 100 anni dell’impianto più antico del mondo, quello del Colle, e che nel 2010 ha “rischiato” di ripristinare assieme al progetto Thun quella che per anni fu la sua quarta funivia, quella del Virgolo, rischia di restare con due soli impianti: quello del Renon e quello del Colle.
Nelle prossime settimane l’assessore Widmann cercherà di trovare un accordo con i due Comuni - Bolzano e San Genesio - sul rifacimento dell’impianto e sullo spostamento delle stazioni a monte e a valle. «In caso contrario - commenta Widmann - l’unica alternativa sarebbe la chiusura perchè in queste condizioni la funivia non è finanziariamente più sostenibile». Ogni anno, la gestione fa segnare un “rosso” di mezzo milione di euro. «Il motivo di questo deficit è molto semplice - sottolinea l’assessore - così com’è, l’impianto non è abbastanza attraente, soprattutto a causa della posizione estremamente decentrata della stazione a valle rispetto alla città».
L’obiettivo di Widmann, dunque, è quello di mettere in piedi un progetto in grado di rivoluzionare completamente la funivia, prolungando il percorso in direzione del centro di Bolzano. «Solo in questo modo - prosegue Widmann - la funivia di San Genesio avrebbe la possibilità di sopravvivere, affermandosi come un mezzo di trasporto moderno ed efficiente. L’esempio da seguire è quello della funivia del Renon».
Ieri la risposta del sindaco Spagnolli: «Bolzano non vuole perdere quella che è una funivia storica, e tiene molto al primato di capitale delle città servite da impianti a fune. Però Widmann ha ragione: l’impianto deve essere gestibile anche economicamente. La funivia risente della concorrenza del bus, che con le varie fermate ha certo più appeal della funivia».
Soluzioni? «Si voleva spostare la stazione a valle vicino a Piazza Gries, ma chi abita a San Genesio e lavora a Bolzano non ci sta. Io la vedrei bene in Piazza Vittoria, oppure sul Lungotalvera presso Theiner. Il vero problema sarà evitare di sovrastare i condominii, trovando un percorso che ci metta al riparo da eventuali ricorsi una volta finiti i lavori».
Che una soluzione sia urgente, lo dice anche la Giunta provinciale, che lunedì ha incaricato l’assessore alla mobilità Widmann di condurre le trattative con i due comuni interessati, ovvero Bolzano e San Genesio. «Bisogna innanzitutto capire quanto le due amministrazioni considerino davvero importante questa infrastruttura - spiega Widmann - in un secondo momento occorrerà trovare un’intesa per dare il via a un progetto di rifacimento. Il termine entro il quale arrivare ad una soluzione è stato fissato per la metà del 2012».
In caso di mancato accordo, il futuro della funivia di San Genesio sembra segnato. L’alternativa? Un collegamento tramite un servizio di autobus più capillare. Meno ecologico, meno affascinante, ma più economico.
Alto Adige 14-12-11
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