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venerdì 23 dicembre 2011

Il comune di Laives vuole bloccare le tariffe


Ma solo il bilancio di previsione 2012 dirà se è un’opzione possibile

BRUNO CANALI
LAIVES. In linea di principio la giunta comunale di Laives è intenzionata a non aumentare le tariffe in vigore, ma la conferma si potrà avere solo con la predisposizione del nuovo bilancio di previsione 2012. Di tariffe dei servizi pubblici, che in qualche caso sono ferme da anni, si è parlato in consiglio comunale a seguito di una serie di interpellanze presentate dal Pdl.
 E proprio perché bloccate da tempo, come ha spiegato il sindaco Di Fede, non aumentarle sarebbe un risultato importante. Rispondendo al Pdl, quindi, il primo cittadino ha ribadito che l’intenzione è quella di mantenere invariate le tariffe dei servizi a domanda singola, anche nel 2012, salvo che nel frattempo non intervengano condizioni tali da imporre un aumento. E non va dimenticato che, per legge, il Comune deve coprire il costo dei servizi nella misura minima del 90 per cento, altrimenti la Provincia non eroga il contributo pro capite. Partendo dalla retta mensile per la scuola materna, dall’analisi dei dati relativi agli ultimi anni si vede che gli incrementi sono stati veramente minimi. Se nel 2008, per il “tempo normale” si pagavano 71 euro e per quello “prolungato” 85, quest’anno si pagano rispettivamente 74 e 91 euro. Per chi iscrive eventualmente un secondo figlio c’è poi la riduzione del 25 per cento, che sale al 75 per cento in caso che i figli siano almeno tre. Nel frattempo, è anche entrata in funzione la “Family card”, che offre, alle famiglie con tre o più figli, ulteriori possibilità di sconti e non solo per i servizi comunali. «Però - ha obiettato il consigliere Daniele Inguscio (Pdl) - anche se non sono aumentate, Laives non può considerarsi “comune virtuoso” nel settore delle materne, perché comunque applica quote tra le più elevate a livello provinciale». Gli ha risposto l’assessore Volani: «I confronti vanno fatti con realtà simili e non con paesini, oltre a dover tenere conto della qualità dei servizi dati».
 Discorso analogo per le tariffe relative ad acqua potabile, depurazione e fognatura. Anche qui si punterà a non aumentarle. Comunque, per acqua e depurazione, la tariffa è ferma dall’anno 2007.
 Se aumenti ci saranno, invece, questi potranno arrivare con la tariffa del servizio raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In questo caso, come ha piegato l’assessore Dino Gagliardini, a pesare sono ad esempio le spese per il personale Seab (nel 2009 più 3%) e gli investimenti, anche da parte di Eco Center. «Cercheremo di aumentarle il minimo indispensabile, compatibilmente con gli investimenti programmati», ha assicurato Gagliardini. A tale riguardo, Inguscio ha chiesto di fare come Bolzano, ovvero accedere al “tesoretto” Seab per evitare aumenti delle tariffe che - ha ricordato - «dal 2006 a Laives sono aumentate del 28%».
Alto Adige 23-12-11

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