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lunedì 12 dicembre 2011
I tagli dei treni penalizzano il servizio pubblico
Apprezzo molto la Vostra iniziativa della petizione on line contro il taglio dei treni a lunga percorrenza da e per Bolzano e quindi l’ho convintamente firmata.
I tagli dei collegamenti ferroviari a lunga percorrenza sono inaccettabili. Bolzano si trova su una delle linee ferroviarie più importanti d’Europa ed è un paradosso che i treni stiano sparendo. Mentre miliardi di Euro vengono spesi per progettare e realizzare opere faraoniche come l’ alta velocità i treni per la gente comune, quelli maggiormente dedicati alle famiglie, spariscono e vengono tagliati come antieconomici. Si tratta dell’ effetto di una logica economica totalmente privatistica che non considera più il trasporto pubblico come un bene comune da garantire ma come un mero business Oggi con i treni, domani con altri servizi pubblici.
Questi tagli Trenitalia li sta effettuando in molte altre parti d’ Italia e stanno suscitando forti reazioni delle Regioni; ci auguriamo che la nostra Provincia voglia intervenire con forza presso Trenitalia per scongiurare un ulteriore isolamento della nostro territorio, deleterio dal punto di vista sociale ma anche turistico.
Luigi Gallo BOLZANO
Basterebbe cambiare gli orari per avere treni pieni
Dopo aver firmato la petizione sulle soppressioni di Trenitalia, vorrei fare qualche considerazione in particolare sugli IC BZ-LE e viceversa. Non penso che i treni siano stati soppressi per la scarsa frequentazione di quello in discesa in partenza da BZ alle 9.31 (buona la frequentazione in inverno, sempre (stra)pieno in estate), ma forse la “colpa” è da addebitarsi a quello in salita in arrivo a BZ alle 23.47. la cui frequentazione - a quell’ora - non era di certo entusiasmante per Trenitalia. E questo può anche essere vero. Però facciamo brevemente un po’di storia di questo treno in arrivo dalla costa Adriatica. Anni addietro il treno in salita arrivava a BZ alle 18.15 ed era sempre strapieno, come d’altra parte quello in discesa. Poi vari spostamenti: dalle 18.15 alle 19.45 alle 21.45 per arrivare infine a questi ultimi anni alle 23.47... Per cui penso che la soluzione sta nel prevedere un orario più interessante per i clienti che rientrano a BZ, che sia da Lecce, che sia da Pescara o da Ancona o da Rimini. Torniamo all’antico: Trenitalia faccia in modo da anticiparne la partenza da Lecce (oppure solo da Bari invece di Lecce) di 3 o 4 ore in modo tale che possa arrivare a BZ verso le ore 20. Così facendo non dovrebbero più porsi problemi di scarsa frequentazione accontentando Trenitalia e i suoi clienti reali e potenziali. Infatti sò per certo che i potenziali clienti del treno in questione che p.es. rientrano da Pescara o da Rimini, per arrivare ad un’ora decente preferiscono (si fa per dire!) partire con un treno precedente e sorbirsi il cambio a Bologna per arrivare a BZ alle 17.30 o 19.30 o 21.30 con i normali treni Interregionali (ora Regionali Veloci).
Alto Adige 12-12-11
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