Abolire i treni è isolarci anche culturalmente
L’abolizione dei treni a lunga percorrenza è un danno grave perché isola ancor di più l’Alto Adige e soprattutto Bolzano e soprattutto il gruppo italiano che si vede tagliare i collegamenti con il suo retroterra nazionale. Soprattutto, ma non esclusivamente! Basti pensare ai danni al turismo pusterese che la soppressione del treno degli sciatori comporterà.
L’Alto Adige e Bolzano saranno ancor più paragonabili ad un fosso cieco dove l’acqua, cioè la vita sociale e culturale ristagna perché la corrente del fiume non vi giunge. Ci si vanta tanto delle eccellenze locali, la Lub ad esempio, ma che accadrà quando uno studente o un docente proveniente ad esempio dalla Puglia si vedranno sopprimere l’Intercity Bolzano-Lecce e viceversa, il che renderà molto più difficile e costoso il collegamento fra luogo di residenza e luogo di studio-lavoro? Semplicemente se ne andranno con tanti saluti alla eccellenza locale! Le vanterie al riguardo sono (troppo) spesso a sproposito a causa di circostanze come queste. Questo treno è preziosissimo perché dà agevole accesso a tutta la rete del Nord Italia e oltre e, ad esempio per me, che visito spesso mostre d’arte. è molto utile consentendomi l’andata e il ritorno in giornata. È assurdo un così cattivo servizio per una linea tanto importante, come la Bolzano-Verona e viceversa. Da sempre è sensazione diffusissima che le lautissime prebende dei politici locali siano ben poco meritate, ora la dimostratata incapacità di creare un sistema permanente sui servizi di trasporto la radicherà ancora di più.
Gianfranco Pigato
Alto Adige 11-12-11
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