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mercoledì 27 giugno 2012
Vendita di rivelatori di gas «Non sono obbligatori»
La denuncia dei Consumatori: «I rappresentanti di un’azienda inducono gli utenti all’installazione dell’apparecchio, dicendo che è previsto dalla legge. È falso»
I consulenti del Centro tutela consumatori utenti sono a disposizione per ogni informazione sulla questione “rivelatori di gas” presso la sede del centro in via Dodiciville 2 oppure presso il numero di telefono 0471/975597 oppure, infine, anche per mail a: info@centroconsumatori.it. Presso il Ctcu è anche disponibile un facsimile della lettera di ripensamento, che può essere inviata all’azienda. Si può recedere entro dieci giorni.
BOLZANO Negli ultimi giorni il Centro tutela consumatori utenti sta ricevendo una serie di segnalazioni da parte di bolzanini, che chiedono informazioni su rivelatori di fughe di gas. Un’azienda, infatti, tramite la vendita “porta a porta”, avrebbe comunicato agli utenti, che l’installazione del rivelatore «è obbligatoria». Ma non è vero. «La legge non obbliga nessuno ad installare un dispositivo simile - spiega Walther Andreaus -. Chiunque vuole ulteriori informazioni, ci chiami. Visto che si tratta di vendite porta a porta, il consumatore può recedere dal contratto stipulato entro dieci giorni lavorativi dalla sua sottoscrizione, a mezzo di lettera raccomandata». Dalle segnalazioni è emerso che i rappresentanti della ditta, si siano presentati ai consumatori come «esperti riconosciuti del settore gas» e che «devono procedere all’installazione degli apparecchi». «L’apparecchio in questione (o meglio gli apparecchi, perché possono essere di diverso tipo a seconda della funzione e dell’impianto domestico), è un dispositivo di sicurezza che dovrebbe servire all’allerta in caso di fughe di gas negli impianti di casa - spiega il Ctcu -. Per l’acquisto viene chiesto un prezzo di ben 199 euro. C’è chi ha versato anche oltre 369 euro per due apparecchi. I soldi vanno versati in contanti ai rappresentanti. Eppure, sul mercato si possono acquistare simili apparecchi a prezzi variabili, di norma tra i 60 ed i 120 euro». Andreaus ribadisce: «I consumatori non sono assolutamente obbligati a dare accesso alla propria abitazione ai venditori di questi prodotti, nè tanto meno ad acquistare il prodotto. Fornire informazioni non veritiere in occasione della stipula di un contratto, al fine di influire sulle decisioni di acquisto del consumatore, costituisce una pratica commerciale scorretta e va segnalata all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato al numero verde 800 166 661»
Alto Adige 27-6-12
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