“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco!” diceva
l’ineffabile Trapattoni, ma il monito simpaticamente storpiato dal grande
allenatore, si attanaglia bene al rappresentante de’ “La civica” che in questi
anni non ha mai perso occasione di millantare successi personali che spesso tali
non erano.
Ecco così che anche nella sua ultima lettera ai cittadini
dava come fatta e come esclusivo risultato della propria abnegazione, la
ristrutturazione della scuola elementare di Pineta. Dimenticava naturalmente di
dire che il progetto era opera della scorsa giunta e che l’attuale lo aveva fortemente
dimensionato – ricordiamo che i sei milioni di euro previsti sono stati
praticamente dimezzati - costringendo a
riprendere l’iter amministrativo praticamente dall’inizio.
L’aver cambiato progetto rientra dunque tra i motivi dei
ritardi e la responsabilità è anche de’ “La civica” che è parte integrante
della maggioranza. Se poi non si è pienamente consci delle conseguenze degli
atti che si votano e nessuno tiene informati i suoi rappresentanti, come pare
lamentarsi il consigliere Magagna, è problema altro e dovrebbe interrogarlo sul
suo ruolo in quella maggioranza.
Accontentarsi di qualche pacca sulle spalle o pensare che
con la sola propria presenza si possa cambiare da un giorno all’altro un modo
di amministrare che si è sedimentato nei decenni, è un atto di presunzione che porta ad errori
di valutazione ed alla situazione attuale. Non basta dunque alzare la voce, ma
occorre un’analisi più approfondita dei processi che riguardano il formarsi
delle decisioni politiche e la loro pratica messa in opera.
Osservatorio politico per l’alternativa – Laives
10/06/2012
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