"Materiale ben raccolto e ordinato può valere quanto una storia scritta" L'attenzione più autentica siamo noi
Informazioni personali
- apritisangia
- Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001
domenica 10 giugno 2012
Inceneritore di Bolzano: fumi dopo un guasto «Ma nessun pericolo»
Sostanze inquinanti nell’aria per evitare un’esplosione. Ecocenter: no, tutto sotto controllo
«Nonostante il verificarsi del temporaneo disservizio non vi è stata violazione delle prescrizioni normative vigenti in provincia di Bolzano riguardanti i valori di emissione degli inquinanti dal camino»: lo afferma Luis Durnwalder nella risposta all’interrogazione di Alessandro Urzì. I valori di sssido di carbonio e Toc registrati nella media giornaliera del 15 maggio - ha aggiunto - rientrano nelle prescrizioni dell'Aia.BOLZANO Un’avaria dello strumento di controllo del livello di caldaia, il conseguente blocco automatico dell’impianto e i fumi che escono dalla ciminiera per evitare il rischio di esplosione della camera di combustione dovuto all’accumulo di ossido di carbonio. È questa la dinamica dell’incidente che lo scorso 15 maggio - ma la notizia è stata resa pubblica solo ieri - alle 9 di mattina ha provocato per una ventina di minuti una fuoriuscita di fumi neri e densi dalla ciminiera dell’inceneritore. Ma da Ecocenter, la società che gestisce l’impianto, rassicura: i valori delle emissioni sono rimasti sempre sotto la soglia di legge, nessun tipo di pericolo per la salute dei cittadini. A fare emergere la vicenda è Alessandro Urzì, consigliere provinciale di Fli, che proprio quel 15 maggio ha chiesto alla giunta provinciale tramite un’interrogazione cosa fosse successo all’inceneritore. Ora è arrivata la risposta di Luis Durnwalder, preparata ovviamente dai tecnici dell’impianto: «Si è verificato un blocco dell'impianto dovuto a cause elettriche - è la ricostruzione dei fatti-. In questi casi la linea fumi viene automaticamente bypassata dal sistema computerizzato di supervisione processo (Dcd) per consentire l'evacuazione dei prodotti della combustione attraverso la ciminiera ed evitare il rischio di esplosione dei gas in camera di combustione». Durnwalder ha anche aggiunto che «in pochi minuti è stato comunque ripristinato il normale funzionamento anche se il colore dei fumi è rimasto alterato per circa 15/20 minuti», che «i valori limiti giornalieri degli inquinanti non sono stati superati» e che «non ci sono ragionevoli timori per la salute dei cittadini». Il problema però c’è stato, ribatte Urzì, «la paura era in parte giustificata» anche perché «si parla dei valori medi giornalieri e non dei picchi di quei minuti». E poi, a parte il problema dell’inquinamento probabilmente contenuto, «resta il fatto che solo grazie alla capacità del personale dell’impianto si è evitata una vera tragedia, ossia l’espolosione della camera di combustione». Ma dai vertici di Ecocenter arrivano rassicurazione: «La camera di combustione ha decine di sistemi di sicurezza - dice il presidente Stefano Fattor -, invito ufficialmente il consigliere Urzì a una visita guidata all’impianto, così gli mostreremo che tipo di monitoraggio esista». E per quanto riguarda la fuoriuscita di inquinanti, «nemmeno in questa occasione hanno mai superato i limiti previsti dalla legge nazionale, mentre nella quotidianità riusciamo, grazie a particolari filtri, a tenerci su livelli che vanno dalla metà a 10 volte meno (a seconda delle sostanze) di quanto stabilito da quella legge. E col nuovo inceneritore arriveremo anche a 100 volte meno dei limiti di legge». (m.r.)
Alto Adige 10-6-12
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento