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martedì 12 giugno 2012
Domus Meridiana Laives, la lotta alla demenza è sulla strada giusta
Il bilancio del primo anno di attività del nucleo è positivo Il direttore: «Ridotti i disturbi comportamentali dei pazienti»
di Bruno Canali
LAIVES A un anno dall'apertura del nucleo che presso la casa di lungodegenza Domus Meridiana, segue le persone affette da demenza cosiddetta severa, si fanno i primi bilanci e i risultati positivi non mancano. Calo dei disturbi. Dice il direttore della lungodegenti, Marco Maffeis: «Attualmente nel nucleo demenza ospitiamo 12 persone, seguite da 8 operatori. L'obiettivo che ci siamo posti fin dall'inizio è stato quello di ridurre i disturbi comportamentali , adottando un comportamento molto flessibile. Questo, tra le altre cose, ci ha consentito, prima di tutto, di veder calare sensibilmente questi disturbi, un risultato confermato anche dai monitoraggi trimestrali. Inoltre, altro dato importante, si tratta di risultati raggiunti senza l'ausilio farmacologico e anche senza la contenzione». Il ruolo del personale. E qui entra in campo il gruppo degli operatori e la loro formazione secondo il metodo di "Validazione" messo a punto dall'americana Naomi Feil. La formazione del gruppo di operatori per il nucleo demenza severa alla Domus Meridiana è curata da Cinzia Siviero, con il coordinamento di Sara Biondi, che ha seguito il nucleo fin dall'inizio, un anno fa. Tutto era iniziato con la trasformazione di un'ala della lungodegenti, per realizzare un ambiente dedicato proprio alle persone con sintomi di demenza severa, locali nei quali, gli ospiti si trovano come a casa propria. Il metodo Feil. Questo, come detto, assieme all'applicazione del metodo Naomi Feil, ha portato già ad avere una sensibile diminuzione dei disturbi manifestati dagli ospiti. Non è semplice operare con una persona affetta da demenza severa, e il pregio del metodo adottato dal nucleo che alla Domus Meridiana se ne occupa, è proprio quello di riuscire a stabilire una comunicazione con queste persone, dove il messaggio non sta solo in ciò che viene detto, ma nel modo in cui viene detto. «Adesso però - aggiunge Maffeis - avremmo veramente urgente necessità di realizzare un ambiente adeguato per questo servizio a favore delle demenze gravi e servirebbero finanziamenti per fare i lavori». Il problema-spazi. «Gli spazi che abbiamo a disposizione - prosegue il direttore Maffeis - ormai sono ridotti e comunque le cifre necessarie per intervenire sono modeste; speriamo proprio che l'ente pubblico riesca a recuperarle». La breve storia del nucleo per la demenza severa all'interno della lungodegenti Domus Meridiana inizia nel 2010 con la definizione dell'ambiente da destinare a questo nuovo servizio. Per quest'anno invece si punta, come detto, all'adeguamento degli spazi, mentre di pari passo va avanti la formazione del personale, seguito da Cinzia Siviero. L'80% degli ospiti è affetto da una qualche forma di demenza; chi è più grave viene ammesso al nucleo specifico e le valutazioni in al senso vengono fatte da un team di esperti, sentiti anche i famigliari del paziente. Come detto, in un solo anno già si vedono i risultati ed è questa la più grande soddisfazione per gli operatori che si impegnano con gli ospiti e per migliorare la preparazione.
Alto Adige 12-6-12
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