"Materiale ben raccolto e ordinato può valere quanto una storia scritta" L'attenzione più autentica siamo noi
Informazioni personali
- apritisangia
- Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001
martedì 12 giugno 2012
Aeroporto San Giacomo, via al cantiere per la pista di 1.431 metri
La Provincia conferma la disponibilità a cedere il 30% ai “cugini” del Trentino Pronto anche il bando di gara per il nuovo vettore che sostituirà Air Alps
Il Consiglio di sorveglianza di “BBT” ha confermato nell’incarico di amministratore della quota austriaca della società, l’ingegner Konrad Bergmeister. Come previsto dallo Statuto societario, il suo incarico avrà una durata di tre anni. Konrad Bergmeister riveste la carica di amministratore di “BBT” ormai da agosto del 2006, costituendo insieme al collega italiano Raffaele Zurlo, amministratore per la parte italiana, il consiglio di gestione della società europea. Le azioni di “BBT” sono detenute rispettivamente per la metà dall’Italia e dall’Austria. Inoltre, il Consiglio di Sorveglianza ha dato il nulla osta all'appalto del prossimo lotto di costruzione a Wolf presso Steinach am Brenner. Tale lotto costruttivo comprende una galleria in Val Padaster e una galleria di accesso a Wolf lunga 3,6 chilometri, costituendo così il maggior lotto di lavori per volume sul lato austriaco.
di Orfeo Donatini
BOLZANO Doppia decisione ieri in giunta provinciale per il futuro dello scalo aeroportuale di San Giacomo: per un verso è stato dato il via libero definitivo all’allungamento della pista fino a portarla a 1.431 metri, mentre per altro verso è stata confermata la disponibilità della giunta Durnwalder di cedere un 30% delle azioni dell’”ABD”, ovvero della società aeroportuale, alla Provincia autonoma di Trento. Da tempo i presidenti delle due Province, Luis Durnwalder e Lorenzo Dellai, hanno avviato un costruttivo confronto per esaminare la questione, che ora assume forme decisamente concrete. La Provincia di Trento, infatti, potrebbe entrare nella società “ABD”che gestisce l'aeroporto di Bolzano. «Abbiamo offerto a Trento il 30% delle quote - ha spiegato Durnwalder - ora non resta che chiarire i dettagli economici e giuridici della trattativa che potrebbe essere reciprocamente vantaggiosa. Lo scalo diventerebbe un vero e proprio aeroporto regionale - ha sottolineato - e la partecipazione diretta di Trento porterebbe sicuramente una crescita nel numero di passeggeri. Ma non sarebbe evidentemente l’unico beneficio considerato anche che eventuali deficit di gestione avrebbero un impatto meno importante se suddivisi tra le due amministrazioni». Dunrwalder poi non l’ha confermato ufficialmente, ma la speranza è evidentemente che lo scalo bolzanino possa entrare a far parte organicamente di quel sistema aeroportuale del Garda che fa perno sullo scalo “Valerio Catullo” di Villafranca a Verona e di Montichiari a Brescia con la società della quale entrambe le province autonome fanno per altro parte: Trento con il 15,385% e Bolzano con il 6,664% delle azioni . Dal punto di vista più tecnico, invece, la giunta provinciale ha dato ieri il suo definitivo via libera al previsto allungamento della pista, intervento necessario per uno scalo di categoria 2C come quello di San Giacomo. Il progetto prevede che al termine dei lavori la pista di atterraggio e decollo raggiunga i 1.431 metri. «Oltre al prolungamento a nord e a sud - ha concluso Luis Durnwalder - dovrà essere realizzata una zona di sicurezza di circa 250 metri: i terreni di questa fascia devono essere acquistati dalla Provincia, non verranno asfaltati, ma saranno bonificati e rinforzati. Al termine dei lavori quello di San Giacomo sarà un aeroporto più sicuro e più moderno». Se a questi due interventi si aggiunge che Bolzano sta predisponendo anche il bando di gara europeo per individuare il nuovo vettore che dovrà sostituire, alla scadenza della concessione nel prossimo autunno, l’attuale compagnia di volo Air Alps che lo scorso gennaio si è resa protagonista di quella devastante decisione di sospendere per quasi un mese i voli. Scelta obbligata in relazione alle difficoltà finanziarie della società austriaca che tuttavia causò un crollo verticale degli utenti che ancor oggi non sono più tornati ai livelli del dicembre dello scorso anno quando i passeggeri arrivarono a quota 5.026 con un incremento del 24,3% Quelli della Provincia di ieri insomma sono stati due passaggi in qualche misura strategici per garantire uno sviluppo sicuro all’ABD, l’Aeroporto Bolzano Dolomiti, che diversamente, come aveva anticipato l’Enac, più di un anno fa, rischia di chiudere per il numero troppo esiguo dei suoi utenti.
Alto Adige 12-6-12
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento