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giovedì 3 maggio 2012
Autobus con le telecamere Sasa punta sulla sicurezza
Videosorveglianza e più controllori contro teppisti e finti incidenti Corsi di guida soft per gli autisti mentre è ancora bloccato il progetto Linea 15
Inuovi bus della Sasa (35 entro il 2012)saranno gasolio di ultima generazione (Euro 5 EEV) perché «più ecosostenibili di quelli a metano». Ma nel futuro c’è l’idrogeno. Il direttore Rampelotto ha annunciato che l’Alto Adige partecipa a un progetto europeo per introdurre l’idrogeno: è previsto l’acquisto di 5 bus entro la fine del 2013. «Se qualcuno non incomincia non diventerà mai economicamente abbordabile...», ha detto.di Fabio Zamboni wBOLZANO L’illustrazione alla stampa del bilancio annuale, può uscire dai binari delle cifre offrendo notizie interessanti. Come quella dell’installazione di telecamere su (quasi)tutti i bus della Sasa entro la fine dell’anno. O come la notizia dell’arrivo di 35 nuovi autobus a gasolio di ultima generazione. Oppure non-notizie come quella sullo stallo in cui si trova il progetto di una Linea 15 che pareva dover decollare da un giorno all’altro e che è stata invece congelata. Tutto questo e altro ancora nella conferenza stampa annuale della Sasa, con il presidente Stefano Pagani e il direttore generale Rampelotto a snocciolare cifre e delineare un percorso del mezzo pubblico a Bolzano, Merano e Laives che guarda avanti pur frenato dalla recessione. Più sicurezza. La notizia più ghiotta per il lettore ma soprattutto per l’utente è che le videosorveglianza sui bus arancioni non sarà più un’eccezione ma una regola: «Finora i mezzi dotati di videocamera – spiega Pagani – erano 40; ora ne saranno dotati i 35 nuovi bus che entreranno in funzione entro fine anno e altri 30 del parco esistente, per un totale di 105. Con l’obiettivo di arrivare entro breve a 120 sui 153 esistenti. Il che significa pressoché tutti, dato che una trentina di bus non sono operativi a tempo pieno. La scelta mira a due obiettivi: garantire la sicurezza di chi usa i bus, soprattutto la sera e la notte, e l’uso di un deterrente sia per i teppisti sia in caso di incidenti. C’è tempo un anno per denunciare un incidente su un autobus. E allora è meglio avere una testimonianza attendibile e costante, anche per scoraggiare eventuali “furbetti”. Inoltre il venerdì sera e il sabato saranno ingaggiati 24 controllori in più». Bilancio positivo. La Sasa Spa nel 2011 ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato: un utile d’esercizio di 95 mila euro, «con un calo rispetto al 2010 – sottolinea il presidente Pagani – dell’8,3 per cento, che con la crisi in atto è un successo. Del resto sono aumentati sia i passeggeri (più 4 per cento) sia i chilometri percorsi: in Alto Adige abbiamo trasportato nel 2011 la bellezza di 24 milioni di persone, 15 nella sola Bolzano, percorrendo 7.400.000 chilometri». La linea 15. E la nuova linea della Sasa destinata a collegare Piazza Gries con Via Weggenstein? «Tutto fermo – ammette sconsolato il presidente –. Noi eravano pronti già in autunno, poi la Provincia si è fatta restituire i due bus ecologici che ci aveva consegnato, utilizzandoli altrove. Ora è il Comune col suo piano traffico che deve attivarsi per far partire davvero la linea». La guida soft. Sasa avvierà una sperimentazione a Merano, per limitare i consumi: gli autisti sarannno istruiti e poi «testati» per arrivare ad una guida più soft, che offre confort all’utente ma anche notevoli risparmi sul carburante senza penalizzare i tempi. Gli utili, dice l’azienda, saranno «divisi» anche con gli autisti più virtuosi.
Alto Adige 3-5-12
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