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martedì 13 marzo 2012

La riqualificazione del centro va discussa con i cittadini


Che il vicesindaco di Laives parli tanto per parlare senza una reale volontà di interloquire lo si capisce dalle sue dichiarazioni e dal fatto che non entri nel merito della nostra proposta contestandola con dati ed argomentazioni certe.
Ma veniamo alle sue affermazioni:
  1. vanno garantiti” i transiti lungo la statale 12, anche in caso di chiusura del tunnel o per trasporti eccezionali che in galleria non possono transitare”. Abbiamo già prospettato la possibilità di un arredo urbano che permetta questi transiti così come l’uso dell’autostrada e non si capisce per quali motivi queste soluzioni non dovrebbero essere praticabili. Sono state sondate queste possibilità? Cosa impedisce l'uso dell'autostrada, ma soprattutto  una sistemazione della via Kennedy che permetta in caso di reale necessità il transito dei veicoli come già oggi avviene? Se ai tecnici si pone il problema di sicuro arriveranno delle risposte. È stato fatto? Abbiamo molti motivi per dubitarne.
  2. “…bisogna sempre consentire il carico e scarico”. E chi lo ha mai messo in dubbio? A meno che il vicesindaco non pensi, quando si parla di chiusura del centro storico, all’erezione di un muro che impedisca a chiunque l’accesso.
  3. Non abbiamo paura di scontentare i commercianti di Laives, come dice Grasso, ma vanno garantite anche per loro, le condizioni per poter operare e questo si otterrà con la riqualificazione” . In questa affermazione c’è il vero pensiero del nostro interlocutore: il traffico è la condizione necessaria per consentire al commercio di operare! La riqualificazione è invece parola vuota, priva di significato e di contenuti. Traffico e riqualificazione per noi sono un ossimoro, sono in contraddizione tra loro. Spieghi il vicesindaco come intenda conciliare le due cose. Oggi il traffico c'è, ma i negozi chiudono ugualmente e a quanto ci risulta l’unica cosa a cui realmente si sta pensando sono ulteriori parcheggi vicino ai negozi, come se quelli esistenti non fossero già sufficienti.
  4. dulcis in fundo: “…nel caso si dovesse realizzare il “metrobus”... Il metrobus? Ma allora si può sapere cosa vuole Laives? Il tram, la metropolitana di superficie, l’ovovia o cos’altro? Appena qualcuno butta lì un’idea ecco che a Laives ci si accoda e così da decenni il problema dei pendolari non viene risolto e non è dato sapere quale sia realmente la soluzione che la nostra amministrazione ritiene più adeguata e che è anche disposta a sostenere. Nel frattempo gli altri comuni lavorano per la realizzazione ed il finanziamento dei loro progetti e noi, quando saremo in grado di prendere una decisione, dovremo metterci in coda in attesa che risorse si rendano disponibili.
Insomma, invece di arrampicarsi sugli specchi parlando di una riqualificazione inesistente, perché non si fa come ad Ora? La trasparenza e la partecipazione sono fiori all’occhiello di questa come della passata giunta e sebbene si sia in forte ritardo è ancora possibile coinvolgere i cittadini. Il vicino comune della Bassa Atesina, infatti, in previsione del dirottamento del traffico in galleria, non si è fatto trovare impreparato, ma ha organizzato per tempo assemblee con popolazione, operatori commerciali, associazioni… Ha discusso apertamente come affrontare la situazione che verrà a crearsi ed oggi dispone di un piano condiviso dai cittadini ed immediatamente applicabile.
Osservatorio politico per l’alternativa - Laives

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