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domenica 19 febbraio 2012
Negozi, orari da cambiare
I cittadini chiedono aperture prolungate fino a sera
BRUNO CANALI
LAIVES. Il sondaggio realizzato dallo studio Giovanelli per conto del Comune, rappresenta un passaggio fondamentale per il lavoro in corso al tavolo dell’economia, chiamato a indicare un “nuovo ordinamento del commercio e qualificazione della rete commerciale nel centro storico”. Al questionario, distribuito nei mesi scorsi, hanno risposto circa 150 persone.
Si tratta di una quota sicuramente modesta rispetto alla consistenza della popolazione, ma ritenuta comunque indicativa. I primi riscontri sono stati recapitati al tavolo dell’economia l’altra sera e si legge che la gente di Laives (perlomeno quella che ha risposto all’indagine) vedrebbe favorevolmente una modifica degli orari di apertura dei negozi. Il consiglio sarebbe di anticipare l’apertura mattutina e posticipare invece quella serale, almeno fino alle 20. Va poi migliorato il livello del servizio a vanno agevolati i giovani che intendono entrare nel commercio; in più vanno compensati eventuali disagi dovuti alle ubicazioni degli spazi commerciali.
Secondo il sondaggio, a Laives sarebbe da ampliare anche l’offerta merceologica, con particolare riferimento a scarpe da uomo, libri, articoli sportivi, elettrodomestici, casalinghi e grande distribuzione, così come si auspica un aumento delle superfici degli esercizi. Per quanto riguarda la ristorazione c’è richiesta di ampliamento dell’offerta, in riferimento a persone di passaggio e con forme più moderne, tipo internet caffè, convincendo tutti gli operatori di “essere parte di un centro commerciale a cielo aperto”.
Bene la collocazione, in via Pietralba, del mercato settimanale, che è anche occasione di incontro per i residenti; magari si potrebbe ampliare con offerte di prodotti regionali e artigianali, utilizzando gli spazi che esistono in centro. No invece al commercio ambulante di prodotti ortofrutticoli davanti all’albergo Casagrande, perchè penalizza gli esercizi fissi.
In termini di “attrattività”, si ritiene che esista certamente per le iniziative associative e culturali; molto meno per quelle commerciali e industriali e l’auspicio sarebbe quello di valorizzare ciò che c’è, creando passeggiate e collegamenti.
Per quanto riguarda l’organizzazione complessiva della città, nel sondaggio si legge, purtroppo, un giudizio negativo: sarebbe assente tra i settori e invece si dovrebbe sviluppare, ad esempio tra agricoltura e turismo, con la festa della mela e altro ancora.
L’amministrazione comunale sta avviando l’iter per la riqualificazione di via Kennedy e a tale proposito, chi ha risposto al questionario ha dato molte indicazioni: realizzare un’isola pedonale interrando un tratto della strada; più parcheggi di prossimità, sensi unici, rallentamento della velocità, privilegiando pedoni e biciclette, “declassando” via Kennedy da strada principale “per” Laives a strada residenziale.
Servono poi parcheggi e agevolazioni per i residenti, realizzandone di sotterranei sotto qualche parco pubblico. Tante idee anche per l’arredo urbano arrivano dal sondaggio e si va dai lampioni a led alle pavimentazioni in porfido rispetto all’asfalto, fino ai marciapiedi da ampliare, al verde, ai cestini e ai porta biciclette accanto alle fermate degli autobus. Sarebbero da abbellire con colori e mascheramenti anche le isole ecologiche, mentre la dotazione di verde pubblico è ritenuta buona, salvo che lungo via Kennedy, dove manca. Manca anche un pannello luminoso ben visibile che aggiorni sulle iniziative comunali e delle associazioni locali. Infine, la segnalazione che vi sono molti spazi commerciali chiusi in città, da censire e che sarebbe auspicabile venissero recuperati.
Alto Adige 19-2-12
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