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martedì 3 gennaio 2012

Rimborsati tutti i ricoveri in clinica

Gli altoatesini sono gli unici in Italia liberi di andare in strutture private 

ORFEO DONATINI
BOLZANO. Gli altoatesini, unici in Italia a beneficiare dell’assistenza sanitaria indiretta, da gennaio potranno farsi ricoverare nelle cliniche private per poi essere rimborsati dalla Provincia, se non hanno un’assicurazione privata.
 La riforma voluta dall’assessore alla sanità Richard Theiner e diventata legge ieri, presenta sostanzialmente tre aspetti: innanzitutto conferma la libertà di scelta per gli altoatesini nel farsi ricoverare per qualunque patologia nelle cliniche private; in secondo luogo fissa una nuova serie di criteri per i rimborsi fino all’80% della spesa definita dai Drg (i disciplinari nazionali sui costi delle prestazioni); in terzo luogo costituisce un sostegno forte all’operatività delle cliniche private, in primis della Marienklinik di Bolzano e della S.Anna di Merano che da sole percepiscono rimborsi annui per circa 7 milioni di euro. La riforma prevede infatti che “i residenti...hanno diritto al rimborso delle spese sostenute...a condizione che non dispongano già di un’assicurazione privata o di altre forme di indennizzo...che coprano tali spese sanitarie”. “Qualora tali spese sanitarie - prosegue la norma - siano coperte solo in parte, spetta un rimborso massimo, che sommato alla quota coperta dall’assicurazione, non superi le spese effettivamente sostenute e riconosciute dal servizio sanitario provinciale. Il rimborso viene stabilito...anche in base alle fasce di reddito”.
 Eccole dunque le novità introdotte dalla riforma e che dovrebbero far risparmiare alle casse pubbliche circa 1 milione di euro all’anno: il conteggio dell’eventuale assicurazione privata e la valutazione della fascia di reddito (fino a 47 mila euro netti l’anno per un singolo e fino a 97 mila euro netti l’anno per una famiglia con due figli) definita dal Durp, ovvero dalla determinazione unica dei redditi e dei patrimoni. La nuova formula insomma rafforza il rapporto fra sanità pubblica e sanità privata garantendo la libertà di scelta da parte del cittadino. E, dopo la riforma dell’ex ministro della Sanità Rosy Bindi nei primi anni Duemila, l’Alto Adide Südtirol è l’unica provincia che ancora prevede l’assistenza sanitaria indiretta anche per i ricoveri ospedalieri come forma integrata del servizio pubblico. Nei prossimi mesi la riforma toccherà anche il settore delle visite specialistiche che attualmente resta con i soliti rimborsi minimi. In questo ambito, e solo per abbattere le liste d’attesa negli ospedali pubblici, l’Asl ha già acquisito pacchetti di visite specialistiche presso le due maggiori case di cura private, ovvero la Marienklinik e la S.Anna. Nella prossima riforma la novità più sostanziale per le visite specialistiche sarà l’introduzione del tetto dei 60 giorni entro le quali dovranno essere garantite da pubblico; diversamente il cittadino potrà rivolgersi ai privati ricevendo un rimborso di non più di 50 euro.
Alto Adige 29-12-11

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