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domenica 9 dicembre 2012

Laives Sul campo da calcio un grande parco, case e un parcheggio

Definite le idee comunali per l’area del mitico ex-Don Bosco La vera novità è il grande spazio interrato per le auto 

In un angolo dell'area Odar, dove un tempo si trovava la tribuna del campo da calcio Don Bosco, è stata edificata una minuscola casetta. Rientra nella proprietà dell'adiacente centro Don Bosco ma finora è rimasta però allo stato grezzo, priva anche dei serramenti esterni. Ad un certo punto sembrava rientrasse tra le condizioni della convenzione tra Comune di Laives e Odar ma poi non se ne è più parlato e non si sa chi debba completarla. E’ uno dei punti interrogativi da chiarire nella revisione di tutto il compartodi Bruno canali
LAIVES Il Comune di Laives sta ancora trattando con l'Odar per acquisire ciò che rimane dell'ex campo da calcio Don Bosco, in via Galizia. I progetti futuri per quel residuo di terreno oggi abbandonato sono chiari e si riassumono così: l'Odar cede parte del terreno (3.000 metri qudrati circa) e in cambio ottiene dal Comune la trasformazione del resto in zona edificabile, cosa attualmente impossibile perché è catastalmente considerato per attrezzature collettive. «Si tratterebbe di un'ottima operazione, per entrambe le parti - afferma Giovanni Seppi, assessore comunale all'urbanistica - e perciò si sta trattando. In questa fase posso dire che stiamo attendendo le proposte dell'Odar per andare oltre con la trasformazione». Case e verde pubblico attrezzato, questo il futuro progettato per il residuo dell'ex campo da calcio Don Bosco: le case che verranno edificate in cooperativa, mentre lo spazio pubblico diventerebbe un polmone verde nel mezzo di un quartiere sempre più abitato, come è quello sorto negli anni tra via Galizia e va Andreas Hofer. A proposito, l'assessore Seppi anticipa anche un'altra ipotesi: «Che sotto il futuro verde pubblico possa trovare posto anche un parcheggio interrato. In questo caso non vi sarebbero problemi di natura geologica e quel parcheggio diventerebbe poi prezioso nella cornice del grande progetto di riqualificazione della via Kennedy. Sarebbero posti macchina che verrebbero a trovarsi immediatamente a ridosso del centro cittadino e potrebbero servire sia per i residenti delle zona attorno che per tutti gli altri. Come detto, intanto stiamo cercando di perfezionare l'accordo con l'Odar per acquisire l'area e una volta raggiunto, si potrà incominciare a pensare anche agli assetti futuri, sopra e sotto la superficie di quel terreno». Va detto che la trattativa tra Odar e Comune di Laives per quell'area è particolarmente lunga e laboriosa. Era stata avviata ancora quando sindaco di Laives era Giovanni Polonioli, tra alti e bassi, ma solo negli ultimi mesi sembra abbia finalmente imboccato la strada giusta, con la commissione finanze che tempo addietro ha dato parere favorevole alla destinazione di un finanziamento da 140mila euro per l'acquisizione di tremila metri quadrati circa per il verde pubblico attrezzato, concedendo in cambio all'Odar la possibilità di rendere edificabile il resto, destinandolo all'edilizia agevolata. Un vantaggio reciproco che porterebbe l’ente pubblico ad un corposo riordino della zona con l’aggiunta di servizi per un’area cresciuta molto. Prima di tutto però serve la convenzione per arrivare a tutto ciò, quella che dovrà essere sottoscritta dalle parti, vale a dire Comune di Laives, Odar e Centro Don Bosco. Proprio il Don Bosco a sua volta, dalla trasformazione dovrebbe garantirsi ulteriori spazi dove ampliare la propria attività, anche all'esterno del complesso oggi affacciato su quel che rimane dell'ex campo da calcio, che appare abbandonato. L'assessore Giovanni Seppi è fiducioso che con il prossimo anno si passerà decisamente alla parte concreta dell'operazione. 
Alto Adige 9-12-12

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