Definite le idee comunali per l’area del mitico ex-Don Bosco La vera novità è il grande spazio interrato per le auto
In
un angolo dell'area Odar, dove un tempo si trovava la tribuna del campo
da calcio Don Bosco, è stata edificata una minuscola casetta. Rientra
nella proprietà dell'adiacente centro Don Bosco ma finora è rimasta però
allo stato grezzo, priva anche dei serramenti esterni. Ad un certo
punto sembrava rientrasse tra le condizioni della convenzione tra Comune
di Laives e Odar ma poi non se ne è più parlato e non si sa chi debba
completarla. E’ uno dei punti interrogativi da chiarire nella revisione
di tutto il compartodi Bruno canali
LAIVES Il Comune di Laives sta ancora trattando con l'Odar per
acquisire ciò che rimane dell'ex campo da calcio Don Bosco, in via
Galizia. I progetti futuri per quel residuo di terreno oggi abbandonato
sono chiari e si riassumono così: l'Odar cede parte del terreno (3.000
metri qudrati circa) e in cambio ottiene dal Comune la trasformazione
del resto in zona edificabile, cosa attualmente impossibile perché è
catastalmente considerato per attrezzature collettive. «Si tratterebbe
di un'ottima operazione, per entrambe le parti - afferma Giovanni Seppi,
assessore comunale all'urbanistica - e perciò si sta trattando. In
questa fase posso dire che stiamo attendendo le proposte dell'Odar per
andare oltre con la trasformazione». Case e verde pubblico attrezzato,
questo il futuro progettato per il residuo dell'ex campo da calcio Don
Bosco: le case che verranno edificate in cooperativa, mentre lo spazio
pubblico diventerebbe un polmone verde nel mezzo di un quartiere sempre
più abitato, come è quello sorto negli anni tra via Galizia e va Andreas
Hofer. A proposito, l'assessore Seppi anticipa anche un'altra ipotesi:
«Che sotto il futuro verde pubblico possa trovare posto anche un
parcheggio interrato. In questo caso non vi sarebbero problemi di natura
geologica e quel parcheggio diventerebbe poi prezioso nella cornice del
grande progetto di riqualificazione della via Kennedy. Sarebbero posti
macchina che verrebbero a trovarsi immediatamente a ridosso del centro
cittadino e potrebbero servire sia per i residenti delle zona attorno
che per tutti gli altri. Come detto, intanto stiamo cercando di
perfezionare l'accordo con l'Odar per acquisire l'area e una volta
raggiunto, si potrà incominciare a pensare anche agli assetti futuri,
sopra e sotto la superficie di quel terreno». Va detto che la trattativa
tra Odar e Comune di Laives per quell'area è particolarmente lunga e
laboriosa. Era stata avviata ancora quando sindaco di Laives era
Giovanni Polonioli, tra alti e bassi, ma solo negli ultimi mesi sembra
abbia finalmente imboccato la strada giusta, con la commissione finanze
che tempo addietro ha dato parere favorevole alla destinazione di un
finanziamento da 140mila euro per l'acquisizione di tremila metri
quadrati circa per il verde pubblico attrezzato, concedendo in cambio
all'Odar la possibilità di rendere edificabile il resto, destinandolo
all'edilizia agevolata. Un vantaggio reciproco che porterebbe l’ente
pubblico ad un corposo riordino della zona con l’aggiunta di servizi per
un’area cresciuta molto. Prima di tutto però serve la convenzione per
arrivare a tutto ciò, quella che dovrà essere sottoscritta dalle parti,
vale a dire Comune di Laives, Odar e Centro Don Bosco. Proprio il Don
Bosco a sua volta, dalla trasformazione dovrebbe garantirsi ulteriori
spazi dove ampliare la propria attività, anche all'esterno del complesso
oggi affacciato su quel che rimane dell'ex campo da calcio, che appare
abbandonato. L'assessore Giovanni Seppi è fiducioso che con il prossimo
anno si passerà decisamente alla parte concreta dell'operazione.
Alto Adige 9-12-12
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