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lunedì 31 dicembre 2012

La violenza si scatena contro le donne

In un anno due vittime per omicidio, e una terza ridotta in fin di vita. I palloncini rossi per dire no 

BOLZANO Il 2012 è stato un anno terribile in Alto Adige sul fronte della violenza alla donne: due donne assassinate, una ridotta in fin di vita, e decine di denunce per botte e maltrattamenti tra le mura domestiche. La sera del 19 giugno, Erna Pirpamer, 66 anni, parrucchiera in pensione, viene accoltellata a morte sotto casa a Merano. L’assassino è il suo ex convivente, Aouichaoui Boubaker, 32 anni, tunisino. Punita, perchè non voleva vederlo più. Pochi giorni dopo centinaia di donne scenderanno in piazza a Merano e Bolzano, liberando in cielo decine di palloncini rossi in memoria delle vittime del femminicidio. Ma la mattanza non è finita. Il 9 settembre, una domenica all’alba, viene uccisa in via Macello ai Piani con 15 coltellate Svetla Fileva, una giovane bulgara di 30 anni che si prostituiva da tempo ai Piani. L’assassino è un meranese di 19 anni, Kevin Montolli. Una furia bestiale, la cui molla resta ancora oscura. Una furia come quella che la notte tra il 26 e il 27 novembre arma la mano di Paul Johann Oberkofler, che a Lutago prende a martellate in testa la moglie Brigitta Steger, 42 anni, riducendola in fin di vita. Lei voleva divorziare dopo una serie di infinite violenze. Brigitta lotta ancora in un letto d’ospedale. Di fronte a tanto sangue, la giustizia tenta di fare il suo corso. Il 9 novembre Stefan Kiem viene condannato a 7 anni per aver massacrato a martellate la suocera, Rosa Reiterer, 75 anni. Ma la corte gli riconosce la semi-infermità.
Alto Adige 31-12-12

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