Lavori al via a marzo, entrerà in servizio a dicembre 2013. Costerà 1,5 milioni di euro finanziati per due terzi dall’Ue
I
tempi sono di certo stretti, ma tecnicamente sostenibili. «Sarà non una
stazione, bensì una fermata, sulla falsa riga di quella della Fiera»,
come spiega il direttore di Sta Joachim Dejaco. Siccome sarà “staccata”
dal viadotto, i lavori non interferiranno con la linea ferroviaria da e
per Merano. «Siamo molto felici di poter partire a breve coi lavori,
perché la fermata permetterà una integrazione perfetta fra bus, bici e
treno. Una struttura semplice ma funzionale. In tal senso la gara non a
curriculum ma per la progettazione ci ha permesso di scegliere non
l’architetto più affermato in base ai suoi vecchi lavori bensì il
progetto migliore, quello di Wolfgang Piller (in foto)». In cantiere,
particolare attenzione verrà posta all’ambiente: niente macchinari Euro 0
e Euro 1, particolari accorgimenti per abbattere le polveri e ridurre
il rumore.di Davide Pasquali
BOLZANO
I lavori partiranno a marzo e si concluderanno a novembre. È la nuova
fermata per i treni a Casanova. Costerà circa 1,43 milioni di euro più
Iva, finanziati per due terzi dal Fondo europeo di sviluppo regionale
dell’Unione europea. Verrà realizzata dalla Strutture trasporto Alto
Adige per conto dell’assessorato provinciale alla mobilità. Cento
posteggi coperti per le biciclette, trenta per gli scooter, due
ascensori per disabili mamme in carrozzina e bici, la nuova fermata
verrà realizzata di fronte all’asilo nido, in corrispondenza della
piazzola dei bus di Sasa. Il progetto esecutivo è pronto, ha passato il
vaglio di tutte le commissioni preposte e nei giorni scorsi è stata
bandita la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori. Chi vincerà
l’appalto si dovrà impegnare a garantire la data di messa in esercizio:
il primo lunedì di dicembre del 2013. Nelle intenzioni del progettista
vincitore dell’apposito concorso provinciale, l’architetto Wolfgang
Piller, la nuova fermata dovrebbe creare una nuova centralità, definendo
urbanisticamente e architettonicamente tutta l’area. Sarà una struttura
funzionale e snella, lineare e trasparente. La nuova costruzione sarà
staccata dal viadotto ferroviario esistente. La lunghezza della banchina
sarà di 150 metri. Il corpo di fabbrica della stazione e della
pensilina verrà posizionato pressoché al centro dell’attuale fermata dei
bus di linea, di fronte al nuovo asilo nido del rione. La stazione vera
e propria sarà lunga 50 metri, profonda 6,50 più altri 1,55 metri di
tettoia aggettante per una lunghezza di circa 35 metri. L’accesso alla
banchina rialzata avverrà tramite due scale contrapposte e lineari in
cemento armato. Ne uscirà una forma a cascata che creerà un volume
parzialmente sospeso, composto da vuoti e pieni che sottolineeranno le
intenzioni progettuali di trasparenza e leggerezza. Questo effetto verrà
inoltre amplificato dall’uso di reti metalliche e lamiere cosiddette
stirate come involucro dell’intera facciata, dietro la quale si potranno
così intravvedere sia le strutture portanti che gli elementi
architettonici come i pilastri a “V” diramati in due o quattro direzioni
e rastremati in senso trasversale verso l’alto, formalmente ispirati,
in senso metaforico, agli alberi dei frutteti circostanti. Il piano
terra sarà aperto e liberamente accessibile, a eccezione di scale e
ascensori, agibili soltanto durante gli orari di esercizio della
fermata. I due ascensori saranno dotati di temporizzatori programmabili,
per garantire l’agibilità esclusivamente durante le fasce di esercizio
ferroviario. Gli accessi alle scale saranno dotati di portoni scorrevoli
a chiusura manuale.
Alto Adige 13-12-12
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