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domenica 23 dicembre 2012

Bus di linea, in 135 mila viaggiano gratis

«Sono troppi, si contribuisca in base al reddito». In Austria gli over 60 pagano 330 euro l’anno, gli studenti 165 

 di Davide Pasquali
BOLZANO In Alto Adige a viaggiare gratis sui mezzi pubblici sono circa 135 mila persone: 78 mila studenti, più altri 56 mila anziani. Sono più dei viaggiatori paganti, che assommano a soli 100 mila. «Sono in troppi. Dobbiamo dire basta agli sconti generalizzati per certe categorie, senza riferimenti a reddito e patrimonio, se poi rimaniamo senza risorse e siamo costretti a tagliare il trasporto pubblico come adesso pretenderebbe la Provincia». Lo dice Renzo Rampazzo, della Cisl. Ed è pure il sentire dell’opinione comune. «La gente è tutta con noi. Lo abbiamo verificato nelle ultime settimane, durante le assemblee pubbliche e i tanti volantinaggi: basta con la gratuità estesa a tutti; dobbiamo introdurre una soglia in base a reddito e patrimonio. Sotto soglia, chi non può permetterselo ovviamente non paga; al contrario, chi sta sopra deve contribuire». I sindacati, dopo un anno di insistenza, hanno chiesto e finalmente ottenuto un incontro con l’assessore provinciale Thomas Widmann, fissato però soltanto per fine gennaio. L’assessore fa orecchie da mercante, ma i sindacati vanno avanti a muso duro. «Anche perché, se si facesse pagare - in base al Durp o all’Isee - anche a chi oggi viaggia gratis, si potrebbero recuperare milioni di euro, con i quali si potrebbero tranquillamente coprire gli ammanchi del bilancio provinciale». E così non si sarebbe più costretti ai tagli lineari al chilometraggio di Sasa, «imposti senza tenere conto del fatto che, contrariamente ai mezzi di Sad e dei concessionari privati di pubblico servizio nel resto della provincia, la Sasa trasporta molte più persone. I tagli ai chilometri devono essere ponderati anche in base al numero di passeggeri trasportati». Anche su questo aspetto, l’assessore Widmann fa orecchie da mercante. Esempi d’Oltrebrennero. Quando si vuole li si cita, altrimenti li si ignora. Sono gli esempi esteri, in questo caso austriaci. Se a Bolzano anziani e studenti non pagano, a Innsbruck tutto funziona assai diversamente. Recentemente è stata avviata una forte campagna pubblicitaria, nella quale ci si vanta della bontà delle tariffe introdotte per il trasporto pubblico. Sapete come funziona lassù? Allora: l’abbonamento annuale singolo costa 441 euro l’anno, ossia 1,21 euro al giorno, che a ben vedere sono poca cosa. Una famiglia, fino a 4 figli, paga in tutto 512 euro l’anno. L’interessante sono gli anziani e i giovani. Gli over 60 pagano, poco ma pagano: 332 euro l’anno, 0,91 cent al giorno. Lo stesso gli studenti. Al mattino, andando e tornando da scuola, viaggiano gratis. Ma se vogliono girare al pomeriggio, o nei finesettimana, o in estate, allora sganciano: 165 euro, ossia 45 cent al giorno. Da noi, invece, tutti gratis. Ma poi si devono tagliare le corse...
Alto Adige 23-12-12

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