«Sono troppi, si contribuisca in base al reddito». In Austria gli over 60 pagano 330 euro l’anno, gli studenti 165
di Davide Pasquali
BOLZANO In Alto Adige a viaggiare gratis sui mezzi
pubblici sono circa 135 mila persone: 78 mila studenti, più altri 56
mila anziani. Sono più dei viaggiatori paganti, che assommano a soli 100
mila. «Sono in troppi. Dobbiamo dire basta agli sconti generalizzati
per certe categorie, senza riferimenti a reddito e patrimonio, se poi
rimaniamo senza risorse e siamo costretti a tagliare il trasporto
pubblico come adesso pretenderebbe la Provincia». Lo dice Renzo
Rampazzo, della Cisl. Ed è pure il sentire dell’opinione comune. «La
gente è tutta con noi. Lo abbiamo verificato nelle ultime settimane,
durante le assemblee pubbliche e i tanti volantinaggi: basta con la
gratuità estesa a tutti; dobbiamo introdurre una soglia in base a
reddito e patrimonio. Sotto soglia, chi non può permetterselo ovviamente
non paga; al contrario, chi sta sopra deve contribuire». I sindacati,
dopo un anno di insistenza, hanno chiesto e finalmente ottenuto un
incontro con l’assessore provinciale Thomas Widmann, fissato però
soltanto per fine gennaio. L’assessore fa orecchie da mercante, ma i
sindacati vanno avanti a muso duro. «Anche perché, se si facesse pagare -
in base al Durp o all’Isee - anche a chi oggi viaggia gratis, si
potrebbero recuperare milioni di euro, con i quali si potrebbero
tranquillamente coprire gli ammanchi del bilancio provinciale». E così
non si sarebbe più costretti ai tagli lineari al chilometraggio di Sasa,
«imposti senza tenere conto del fatto che, contrariamente ai mezzi di
Sad e dei concessionari privati di pubblico servizio nel resto della
provincia, la Sasa trasporta molte più persone. I tagli ai chilometri
devono essere ponderati anche in base al numero di passeggeri
trasportati». Anche su questo aspetto, l’assessore Widmann fa orecchie
da mercante. Esempi d’Oltrebrennero. Quando si vuole li si cita,
altrimenti li si ignora. Sono gli esempi esteri, in questo caso
austriaci. Se a Bolzano anziani e studenti non pagano, a Innsbruck tutto
funziona assai diversamente. Recentemente è stata avviata una forte
campagna pubblicitaria, nella quale ci si vanta della bontà delle
tariffe introdotte per il trasporto pubblico. Sapete come funziona
lassù? Allora: l’abbonamento annuale singolo costa 441 euro l’anno,
ossia 1,21 euro al giorno, che a ben vedere sono poca cosa. Una
famiglia, fino a 4 figli, paga in tutto 512 euro l’anno. L’interessante
sono gli anziani e i giovani. Gli over 60 pagano, poco ma pagano: 332
euro l’anno, 0,91 cent al giorno. Lo stesso gli studenti. Al mattino,
andando e tornando da scuola, viaggiano gratis. Ma se vogliono girare al
pomeriggio, o nei finesettimana, o in estate, allora sganciano: 165
euro, ossia 45 cent al giorno. Da noi, invece, tutti gratis. Ma poi si
devono tagliare le corse...
Alto Adige 23-12-12
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