Informazioni personali

Il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha, comunque, carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali ivi contenuti. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001

giovedì 25 ottobre 2012

Intesa Cai-Avs: in montagna 1353 cartelli bilingui


Le associazioni alpinistiche di Chiusa fanno scuola «Sono bastate poche riunioni, ottima collaborazione» 

di Francesca Gonzato
BOLZANO A Chiusa ci sono riusciti. E anche a Villandro, Barbiano e Gudon. Sui sentieri di tutta questa zona è stata installata una nuova segnaletica di montagna. Una segnaletica bilingue, grazie all’accordo raggiunto tra referenti locali di Cai, Avs e associazioni turistiche. Da pochi giorni sui sentieri della Val d’Isarco sono arrivate 1.353 tabelle con le indicazioni in italiano e tedesco, frutto di questa collaborazione. Un cambio di marcia rispetto alla posa di migliaia di cartelli solo in tedesco effettuata negli ultimi anni da associazioni turistiche e Avs, che ha scatenato un caso che non è stato ancora chiuso a livello provinciale. Prove di pace arrivano adesso a livello locale. «Speriamo che il nostro esempio possa servire alle sezioni Cai e Avs di altre vallate», raccontano al Cai di Chiusa, «se ce l’abbiamo fatta noi, perché non possono riuscirci anche gli altri?». Non a tutti è piaciuto questo piccolo-grande esempio di collaborazione e rispetto reciproco. Nei giorni scorsi alcune delle tabelle, come riferito sul giornale, sono state danneggiate: bombolette spray hanno cancellato le scritte in italiano. Un gesto condannato sia dal Cai che dal presidente provinciale dell’Avs Georg Simeoni: «Non ci sono scusanti per simili comportamenti». Il presidente provinciale del Cai Giuseppe Broggi sottolinea: «A Chiusa, Villandro, Barbiano e Gudon le associazioni turistiche, l’Avs e il Cai si sono rese protagoniste di una bellissima pagina di collaborazione reciproca, capace di superare tante incomprensioni e divisioni». A Chiusa e dintorni quindi hanno deciso di puntare sul messaggio positivo del progetto riuscito, più che sui vandalismi. «Sono bastate poche riunioni per trovare l’accordo sulla segnaletica», sottolineano alla sezione del Cai. Le sezioni hanno lavorato con discrezione, mirando al risultato. «Se sui sentieri ci sono oggi 1.353 nuovi cartelli bilingui, è perché ci siamo incontrati tra gente di montagna, con l’obiettivo di uscire con una cosa ben fatta», racconta Pierino Costa, presidente del Cai di Chiusa. A fronte di tante discussioni e polemiche politiche sulla toponomastica e la stessa segnaletica di montagna, nel territorio di Chiusa sono state sufficienti sei riunioni per siglare l’accordo. Sono state elencate tutte le località da segnalare nei cartelli e si è verificata l’esistenza della versione sia tedesca che italiana. In pochi casi Avs e associazioni turistiche hanno chiesto di riportare solo il toponimo in tedesco, garantendo in italiano la dicitura generica (ad esempio sentiero o cima). E i vandalismi? L’appello è al rispetto delle cose di tutti. «Speriamo che tali comportamenti non si ripetano più, nel rispetto del bene comune. Per la realizzazione di quei cartelli sono stati impiegati soldi pubblici», ricordano al Cai. La strada è tracciata. A giugno la giunta provinciale aveva dato il via libera ai lavori dell'Avs per aggiornare la segnaletica con una sostituzione graduale, che cominci dai segnavia più rovinati e che presentano indicazioni spesso illeggibili. «I nuovi cartelli saranno monolingui, bilingui o trilingui, a seconda del caso, e avranno anche pittogrammi e numeri», aveva annunciato i presidente Luis Durnwalder. E di toponomastica si sta occupando il tavolo di lavoro dei presidenti delle comunità comprensoriali, cui la nuova legge provinciale assegna un ruolo chiave nella proposta della toponomastica. 
Alto Adige 25-10-12

Nessun commento:

Posta un commento